Terni, Santa Barbara: la festa dei Vigili del Fuoco

TERNI – Santa Barbara simboleggia la capacità di affrontare ogni pericolo con fede, coraggio e soprattutto tanta serenità, anche quando non c’è nessuna via d’uscita, anche quando si sta per perdere ogni speranza.

LA STORIA – La leggenda narra che il padre della Santa l’avesse rinchiusa in una torre per proteggerla dai suoi pretendenti. Per evitare che utilizzasse le terme pubbliche, il padre ne fece costruire di private. Barbara, vedendo che nel progetto vi erano solamente due finestre, ordinò ai costruttori di aggiungerne una terza, con l’intenzione di richiamare il concetto di Trinità. Quando il padre vide la modifica alla costruzione, capì che la figlia poteva esser diventata cristiana. Il genitore decise quindi di denunciare e far condannare alla decapitazione la figlia Barbara. Cominciarono così le torture, inflitte proprio da suo padre, poi venne flagellata con verghe, che, secondo la leggenda, si tramutarono in piume di pavone. Poi venne torturata con il fuoco, ebbe le mammelle tagliate e fu quindi decapitata. Era il 4 dicembre dell’anno 306. Secondo la leggenda, il padre Dioscoro procedette all’esecuzione, ma subito dopo venne ucciso da un fulmine, interpretato come punizione divina per il suo gesto.

VIGILI DEL FUOCO – I Vigili del Fuoco ogni anno ricordano il martirio della Santa, organizzando cerimonie. Un momento per ricordare anche tutta l’attività svolta nel corso dell’anno. A Terni, nella sede centrale, la cerimonia si è aperta con l’Alzabandiera, poi la Santa Messa ed il saluto del Comandante. Onore anche a Silvano Ferri, vigile del fuoco scomparso prematuramente giorni fa.

IL BILANCIO – Dal 1 dicembre 2014 al 30 novembre 2015 sono stati effettuati 4145 interventi (comprensivi anche delle strutture di Orvieto ed Amelia), quasi 300 in più rispetto al 2014. Le operazioni più importanti hanno riguardato: apertura porte, ascensori bloccati, lavaggi sedi stradali, falsi allarme (2644) a seguire, incendi (810), 164 interventi per alberi pericolanti (per far fronte all’emergenza maltempo nel mese di marzo 2015). Seguono Crolli valanghe, dissesti (220), soccorso a persone (202), incidenti stradali (184), alluvioni e danni d’acqua (85 interventi). Il numero degli interventi è aumentato di circa l’8% rispetto allo scorso anno. I dati, se cnfrontati con quelli del 2013-2014, vedono una diminuzione per fenomeni relativi a valanghe e dissesti. Nel 2014 si contano ben 271 interventi, contro i 220 di quest’anno. In discesa anche gli interventi relativi ad alluvioni e danni d’acqua. Dai 93 dello scorso anno, agli 85 di quest’anno.

 

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