Terni, violenza tra le mura di casa: la Squadra Volante denuncia due persone

TERNI – Sono stati due decisivi interventi della Squadra Volante, impiegata nell’ordinario servizio di pattugliamento e di controllo del territorio a mettere fine a due situazioni di violenza domestica continuata e di grave disagio sociale.

Il primo intervento, lunedì pomeriggio, dietro l’ipermercato di via Gramsci: seduto su una panchina un uomo intento a masturbarsi, un passante chiama la Polizia di Stato che arriva immediatamente e porta l’uomo in Questura. Marocchino, senza fissa dimora, clandestino, con precedenti penali per reati di droga e denunciato recentemente per violenza sessuale. E’ stato denunciato per atti osceni in luogo pubblico ed espulso.

Il secondo episodio risale alla notte tra lunedì e martedì, quando al 113 è arrivata una telefonata da donna che ha dichiarato di essere stata minacciata dal compagno della sorella con una roncola.

La donna, una cittadina moldava residente a Terni, ha detto di essere appena fuggita dalla casa che la sorella condivide con il compagno, un cittadino rumeno, perché questi l’aveva minacciata dopo che lei aveva cercato di farla uscire di casa perché tenuta segregata da giorni, picchiata e malnutrita.

La Squadra Volante è arrivata all’appartamento, e dopo una lunga trattativa è riuscita a farsi aprire dall’uomo, che completamente ubriaco, alternava minacce a gesti di autolesionismo. Nel frattempo le due donne sono state affidate alle cure dei sanitari del 118 che hanno riscontrato lesioni ad entrambe.

Nascosti in un armadio, gli agenti hanno trovato la roncola ed un tubo di ferro, usati dall’uomo per minacciare e picchiare le due donne. Anche una volta in questura, l’uomo ha continuato a cercare di ferirsi e a minacciare gli agenti. Anche lui è stato affidato al 118, dopo essere stato denunciato per resistenza a Pubblico Ufficiale, minacce e maltrattamenti in famiglia.

Dalle testimonianze raccolte, è emerso che l’uomo, che ha perso il lavoro a causa della sua dipendenza dall’alcol, e con precedenti penali per maltrattamenti in famiglia, era solito minacciare la moglie, che comunque ha tentato all’inizio di minimizzare l’accaduto, per poi ammettere di essere stata malmenata e segregata in casa senza mangiare da tre giorni.

 

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