Chi non e’ immunizzato rischia fino a 30 volte piu’ di morire o finire in Ospedale. I dati dell’ Iss.

Tra i 60 e i 79 anni la differenza di letalita’ tra i vaccinati e chi non lo è diventa ancora più evidente: 30 volte maggiore il rischio di morte per chi non si è coperto. Chi si contagia di Covid tra gli over 80 e non è vaccinato ha una probabilità di morte venti volte maggiore di chi è immunizzato con due dosi nella stessa fascia di età.  Tra i 40 e i 59 anni diminuisce invece di cinque volte il rischio di finire in Ospedale.  Sono i dati diffusi dall’ Istituto superiore di sanità che prendono in considerazione contagiati, ricoveri ordinari o in terapia intensiva  e decessi legati al Covid. Il rischio decesso tra gli over 80 diverge enormemente tra chi si è coperto e chi no. Senza due dosi chi appartiene a questa fascia di età ha il 96,69% in più di probabilità di morire a causa del virus  rispetto a chi si è immunizzato. Con una dose soltanto la differenza scende al 74,22%. Nella fascia 60-79 anni si trovano più o meno le stesse differenze. Chi ha completato il ciclo vaccinale , che l’ Istituto superiore di sanità considera 14 giorni dopo la somministrazione della seconda dose, il rischio di finire allettati in carenza di ossigeno scende del 97,79% rispetto a chi non è vaccinato. E del 90,57% per chi ha ricevuto una dose sola. Anche nella fascia 40-59 ci sono differenze marcate tra vaccinati e non. Il calcolo sui ricoveri in via ordinaria a causa del Covid è esemplificativo: in quattro mesi in questa fascia di età sono state ricoverate in Italia 1.081 persone non vaccinate mentre appena 89 vaccinati con doppia dose sono stati ricoverati per Covid. Ottantanove tra 40 e 59 anni ricoverati in Ospedale su ben 7,3 milioni di immunizzati.