Gualdo Tadino, “pensavo che fosse un animale”: si presenta in Procura la donna di Foligno che ha investito un ragazzo

La svolta è arrivata negli ultimi giorni grazie ad una serie di controlli in alcune carrozzerie.  L’auto pirata che il pomeriggio del 16 gennaio scorso ha travolto un giovane di 20 anni a Gualdo Tadino, poi ritrovato in gravissime condizioni in un fosso che costeggia la strada statale, era guidata da una donna di Foligno di 53anni. Accompagnata dal suo legale si è presentata alla Procura della Repubblica di Perugia chiedendo di essere interrogata dal magistrato. Ha raccontato che quella sera stava rientrando dal lavoro, verso le 17,30, la strada era bagnata. All’improvviso ha sentito un forte rumore provenire dalla parte destra dell’auto pensando di avere colpito un animale. Per il pm Franco Bettini restano comunque dei dubbi sul racconto della 53enne che saranno sciolti anche attraverso gli accertamenti informatici sul cellulare della donna che è stato sequestrato. L’incidente è avvenuto lungo via Sandro Pertini, la via che collega il centro commerciale Portanova a Cerqueto. Proprio in quel tratto è stato investito il ragazzo ventenne mentre camminava sul bordo della strada. La mattina successiva un passante si è accorto per caso della presenza nel fosso di un giovane ferito e in condizioni gravissime. All’ospedale di Perugia, dove il ventenne è arrivato dopo i primi soccorsi da parte dei sanitari del 118, i medici gli hanno diagnosticato la rottura del femore, un’emorragia interna e un principio di ipotermia. Ancora oggi il giovane si trova in Terapia intensiva. In questi venti giorni i carabinieri hanno lavorato con grande impegno per rintracciare la Fiat Panda che aveva travolto il giovane. Poi il cerchio si è stretto e i militari hanno individuato la carrozzeria giusta, quella dove la donna di Foligno – appena dopo l’incidente –  aveva portato la Panda danneggiata. Per la Procura c’è stata una condotta colposa da parte della 53enne che “non prestando la dovuta attenzione agli ostacoli presenti sul percorso stradale urtava col lato destro della vettura il pedone che camminava sul ciglio della strada, non accorgendosi della sua presenza e non prestando la dovuta attenzione agli ostacoli presenti”.