L’Umbria e il dramma delle nuove povertà, allarme dati Caritas: 12.000 persone aiutate da mense ed empori

I fruitori delle mense Caritas, nella diocesi di Perugia-Città della Pieve, sono oltre 200, mentre le famiglie che si recano negli empori della solidarietà superano le 1.800. Le famiglie complessivamente aiutate dalla Caritas superano le 3.500, con “circa 12.000 persone accompagnate, tra chi viene in maniera regolare e vice una situazione di povertà ormai cronica, o persone che comunque sono venute anche ua o due volte a chiedere aiuto. A fine 2019 le famiglie che avevano incontrato i servizi Caritas non superavano le 1.900″. A dirlo è don Marco Briziarelli, direttore della Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve. Lo fa in occasione della sesta giornata mondiale dei poveri indetta dal Papa per oggi. ” L’anno che sta per concludersi, sottolinea, ha visto la Caritas impegnata in maniera molto importante nel contrasto alle povertà”. Prosegue don Marco: ” Abbiamo aperto un nuovo punto di ristoro sociale a Perugia città, la “Mensa don Gualtiero”, intitolata al cardinale Bassetti, dopo la “Mensa San Lorenzo” di via Imbriani. Abbiamo aperto anche il quinto Emporio della solidarietà, a Ponta Pattoli. Gli Empori ci permettono di far fronte all’emergenza alimentare ritornata in maniera importante, dovuta anche ai rincari di questo tempo. Le mense e gli empori sono vere e proprie opere segno per essere vicini a tante famiglie, quelle italiane sono sempre di più, che vivono gravi situazioni di difficoltà a seguito della pandemia e della guerra Ucraina”. ” Negli ultimi due anni, quelli segnati dal Covid, guerra in Ucraina e caro energetico – commenta ancora don Marco Briziarelli – dai dati in possesso la povertà è aumentata, un’incremento significativo, purtroppo confermato nel rapporto diocesano presentato a maggio e le previsioni non sono confortanti per la fine del 2022 e l’inizio del 2023. Un aumento che potrebbe essere al di sopra del 20% rispetto al 2021, di nuove famiglie in povertà, quelle che mai prima si erano rivolte alla Caritas. Ci aspettano, quindi, sfide importanti che cerchiamo sempre di vivere in maniera totale, nell’accompagnare i poveri, facendo con loro un cammino progettuale che li porti ad un ritorno all’autonomia grazie ad azioni e a progetti di prossimità”.