Scomparsa Paolo Rossi, la moglie: “Dopo di te il niente assoluto”. Aveva militato anche nel Perugia

PERUGIA – Un mito della storia del calcio se ne è andato via. Questa notte è morto Paolo Rossi, l’ex azzurro scomparso all’età di 64 anni, aveva tra l’altro militato nel Perugia nella stagione 1979-1980 (28 presenze e 13 gol). Lo aveva fatto capire la moglie di Paolo, la giornalista perugina Federica Cappelletti, che aveva postato due foto su Facebook. La prima di lei con il marito con scritto “Per sempre” e la seconda, dopo circa un’ora di Paolo con le loro due figlie, tutti e tre di spalle, con il commento: “Non ci sarà mai nessuno come te, unico, speciale, dopo te il niente assoluto…”.

Proprio per il suo legame con Perugia, Rossi aveva aperto due anni fa la “Paolo Rossi Academy” e lo scorso anno aveva organizzato una mostra alla Rocca Paolina che raccontava il suo passato da calciatore, in particolare il Mondiale del 1982.

 

IL RICORDO DI CASTAGNER –  “Ero in vacanza in Sardegna e un giorno mi suonò il telefono. Era il presidente che mi disse allenatò, ti abbiamo fatto una sorpresa, allenerai Paolo Rossi. Rimasi ammutolito e chiesi al presidente se scherzava. Pensavo che Rossi andasse alla Juventus, o a Milano”: Ilario Castagner, allenatore del Perugia dei miracoli, ricorda con l’ANSA l’arrivo in biancorosso dell’attaccante. “Allenare Paolo Rossi è stato un piacere e un onore. Sempre sorridente, mai una polemica. Una persona che ho sempre giudicato un uomo giusto, un giocatore ideale, umile e disponibile” sottolinea.
Castagner ha provato “profondo dolore” nell’apprendere la notizia della morte di Paolo Rossi. Pablito, molto legato alla città, vestì la divisa del Perugia nella stagione 1979-’80, quando iniziò l’era delle sponsorizzazioni. “Quell’anno Franco D’Attoma (il presidente d’allora – ndr) – ha ricordato il tecnico – aveva pensato un po’ a tutto. Era uno che capiva prima degli altri”. Fu proprio D’Attoma ad annunciare a Castagner, confermato allenatore dei grifoni dopo la storica stagione di A ’78-’79 chiusa con il secondo posto e l’imbattibilità, l’arrivo a Perugia di Paolo Rossi, centravanti della Nazionale, dal retrocesso Lanerossi Vicenza.
Il futuro campione del mondo con la Nazionale che trionfò nell’82 in Spagna, con il Perugia in serie A ha giocato 28 partite e segnato 13 gol.

 

IL PRESIDENTE BACCHETTA – Subito è arrivato il cordoglio delle istituzioni. Luciano Bacchetta, Presidente Provincia di Perugia, scrive: “Che triste notizia nel cuore della notte: Paolo Rossi, “Pablito” ci ha lasciati. Non sta a me dire chi era tutti lo sanno. Ci ha fatto sognare come tifosi nelle squadre dove ha militato e poi con la maglia azzurra nella nazionale lasciando indelebile, in particolare nel “mundial” 82 in Spagna, il suo segno di campione assoluto, grande uomo, sempre con il sorriso che metteva subito a proprio agio tutti coloro che si trovavano al suo cospetto. La “sua” Perugia, i suoi amici, la sua gente, i tifosi non lo dimenticheranno mai. Come Presidente della Provincia di Perugia ho avuto l’onore e il piacere di inaugurare la splendida mostra di ricordi e cimeli dedicata a Lui alla Rocca Paolina nella sala del Cerp nel mese di maggio 2019 una delle prime in questo ruolo istituzionale. Una mostra voluta fortemente dalla moglie Federica Cappelletti, giornalista assai conosciuta ed apprezzata dal comitato organizzatore che ha davvero lasciato il segno nel cuore di tutti. Anche in quell’occasione abbiamo apprezzato il suo sorriso, il garbo, a tratti la sua timidezza da gran signore del calcio nel raccontare pezzi di storia del nostro paese, dello sport, che lui assieme ad altri campioni ha consegnato ad intere generazioni di tifosi. Che triste notizia. La provincia di Perugia e tutta la comunità territoriale fiera di poterlo annoverare fra i campioni di tutti i tempi del calcio e dello sport ne sono sicuro lo ricorderà sempre. Paolo Rossi aveva Perugia, il Perugia, l’Umbria, la sua gente i suoi tifosi nel cuore. Questo rimarrà sempre. Alla famiglia, alla moglie Federica alla famiglia, parenti ed amici le più sentite condoglianze da parte di tutto l’ente che rappresento.” 

 

L’ASSESSORE AGABITI – “La scomparsa di Paolo Rossi è una triste notizie per il mondo dello sport e per l’Umbria”. È il commento dell’assessore regionale allo sport e alla cultura, Paola Agabiti.   “Con le sue gesta, in nazionale così come con la maglia del Perugia, Rossi ha scritto pagine indimenticabili. Momenti che resteranno per sempre nella memoria collettiva di una nazione alla quale ha regalato  gioia e successi. Alla famiglia e a tutti i suoi cari le più sincere condoglianze” – conclude l’assessore.

IL COMUNE DI PERUGIA – “Una triste notizia ci ha colti, questa mattina al risveglio: la scomparsa di Paolo Rossi per un male incurabile. Ognuno di noi ha di lui il ricordo della sua grandezza sui campi di calcio, soprattutto in quellindimenticabile mondiale del 1982 che proprio Paolo Rossi contribuì a far vincere alla nostra Nazionale. Un grande calciatore, che era particolarmente legato alla nostra città. Non solo perché aveva giocato nel Perugia, nella stagione 1979/80, ma perché aveva sposato una nostra concittadina, la giornalista Federica Cappelletti. Proprio grazie a lei Perugia ha avuto modo di conoscere e apprezzare la grande umanità di Pablito, la sua semplicità, il suo sorriso sincero. Non possiamo non ricordare la grande festa che rappresentò per la città linaugurazione, quasi due anni fa, della mostra Pablito, Great Italian Emotions, allestita alla Rocca Paolina, che celebrava la carriera calcistica dellattaccante della Nazionale azzurra, dai suoi esordi fino ai successi in squadre come Juve, Lanerossi Vicenza, Milan e Verona, oltre naturalmente al Perugia”, scrive in una nota l’amministrazione comunale di Perugia.

In quelloccasione – prosegue la nota – Paolo Rossi disse che Perugia era la sua casa. Oggi, tutta la città si stringe intorno a Federica e alle figlie, in un abbraccio che vuole essere attestazione di stima non solo per il grande calciatore, ma per luomo cordiale e umile nonostante tutto che Paolo Rossi era rimasto. Lamministrazione comunale, non appena sarà possibile, intende ricordare in maniera concreta, il legame stretto che legava Paolo Rossi a Perugia.

Ad esprimere vivo e profondo cordoglio per la scomparsa di un simbolo dello sport italiano come Paolo Rossi è il presidente del Consiglio Comunale Nilo Arcudi: “Con Paolo – sottolinea il Presidente – perdiamo uno straordinario calciatore che ha fatto vivere a tutti noi uno dei momenti più belli della nostra vita e della nostra infanzia.  Perdiamo soprattutto un uomo speciale, sempre umile, gentile, generoso. Il suo legame con Perugia è stato fortissimo ed indissolubile. In questo momento così difficile vorrei trasmettere, a titolo personale ed in rappresentanza dell’intero Consiglio,  un forte abbraccio alla moglie di Paolo la giornalista perugina Federica Cappelletti, al figlio Alessandro ed alle sue bellissime figlie Maria Vittoria e Sofia Elena che potranno essere sempre orgogliosi del loro amatissimo papà”.