Todi, all’ex preside Rinaldi contestati 3 episodi di falso: “Ho agito nell’interesse della scuola”

“A fronte di una media annua di 35 convittrici comunicava l’iscrizione di oltre 50 ragazze in modo da superare le soglie di legge che consentivano aumenti di dotazioni organiche nel settore degli educatori”. E’ la ragione questa per la quale la Procura della Repubblica di Spoleto, come ieri ha precisato il procuratore facente funzione Vincenzo Ferrigno, ha indagato l’ex preside dell’Istituto agrario Ciuffelli di Todi, Marcello Rinaldi. Tre sono gli episodi di falso ideologico contestati dai magistrati all’ex preside. Per la Procura Rinaldi avrebbe “dolosamente alterato i dati degli effettivi iscritti all’annesso convitto  femminile e dei semi-convittori”. Un modo per superare le soglie di legge che consentiva, oltre le 40 iscrizioni, per ogni ulteriore gruppo di 10, di ottenere un educatore in più. Come è stato già scritto, oltre alla Procura penale si è mossa anche quella contabile che ha sequestrato, a scopo conservativo, beni mobili e immobili all’ex preside e all’allora direttore generale dell’istituto, Mirella Palomba, per un valore complessivo di un milione e 167 mila euro. L’inchiesta sarebbe partita a gennaio 2022 dopo un esposto su alcune presunte irregolarità. A sua volta Marcello Rinaldi, difeso dall’avvocato Nicola Pepe, si è detto pronto a chiarire la vicenda davanti ai magistrati della Procura di Spoleto e convinto che non ci sia stato alcun danno erariale o altra responsabilità. Rinaldi, dirigente scolastico molto apprezzato, potrebbe nei prossimi giorni chiedere di essere interrogato.

Foto – L’Istituto agrario Ciuffelli di Todi