Canoni acque minerali, la Regione introduce la proporzionalità per la ridistribuzione

PERUGIA – L’Assemblea legislativa, nella manovra di bilancio, ha introdotto il criterio di proporzionalità per quanto riguarda i contributi da destinare ai Comuni su cui insistono sorgenti o impianti di imbottigliamento di acque minerali.

“Grazie a questo emendamento – spiega il consigliere regionale Andrea Smacchi, firmatario insieme a Rometti –  a partire dal 2019,  la quota del 30 – 40% dei diritti annuali derivanti alla Regione dal pagamento dei canoni concessori da parte delle Aziende che effettuano il prelievo o l’imbottigliamento di acque minerali, verrà assegnata ai Comuni in proporzione alla quantità di acqua prelevata o imbottigliata nel territorio di ciascun Comune. La restante parte, dal 60 – 70%, a seconda delle esigenze di bilancio,  invece resterà nella disponibilità della Regione e quindi  di tutto il territorio regionale”. 

“Con questo emendamento – prosegue Smacchi – viene inoltre previsto  che i progetti presentati dai Comuni possano essere finalizzati anche alla riqualificazione urbana, sistemazione di strade, nuovi marciapiedi, punti luce, oltre che alla riqualificazione ambientale dei territori interessati. Ad oggi, nella nostra Regione,  i Comuni dove insistono sorgenti d’acqua o impianti di imbottigliamento sono 13 : Scheggia – Pascelupo,  Nocera Umbra, Gualdo Tadino, Cerreto di Spoleto, Gubbio, Acquasparta, Montecastrilli, San Gemini, Terni, Citta’ di Castello, Spello Sellano e Foligno”.

“In concreto – continua Smacchi –  rispetto al totale di circa 1,5 milioni di euro di canone annuale introitato dalla Regione Umbria, ai Comuni interessati, in base alla quantità di acqua prelevata o imbottigliata nel territorio,  verranno distribuite nel 2019 risorse spari a 600.000 euro ossia il 40% del totale. Nel dettaglio – conclude Smacchi –   per i Comuni della fascia appenninica vorrà dire la possibilità di presentare progetti e mettere a bilancio risorse pari 160.000 per Gualdo Tadino, 100.000 euro per Gubbio, 35.000 euro per Nocera Umbra e  20.000 Euro per  Scheggia”.

 

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