Centenario Grande Guerra: riscoperto un piccolo viale della Rimembranza ad Ancarano di Norcia

NORCIA – In occasione del Centenario della Grande Guerra si sta cercando di recuperare la memoria di quell’evento che ha cambiato il futuro dell’Europa e del mondo. Le iniziative – mostre, convegni, concerti, dibattiti – si stanno realizzando in molte realtà.
Forse non tutti sanno che il piccolo viale che conduce al cimitero di Ancarano di Norcia – ancora chiuso a causa degli eventi sismici del 2016 – è un ‘viale della rimembranza’ sorto negli anni immediatamente successivi al Primo conflitto mondiale con l’obiettivo di mantenere la memoria attraverso la piantumazione di un albero per ogni Caduto di guerra. Una legge del 1923 rese poi obbligatoria l’istituzione di questi luoghi del ricordo. Entro il 1924 erano stati istituiti in tutta Italia oltre 2200 parchi o viali, ossia un numero superiore al 25% della totalità dei comuni allora esistenti.

Furono tredici i Caduti della Grande Guerra ad Ancarano: Allegrini Antonio, Amici Nello, Antonelli Guido, Attili Attilio, Capparelli Pietro, Capparelli Armando, Cesqui Pietro, Felici Lodovico, Felici Palmiro, Franchi Alfredo, Gentili Vincenzo, Romanelli Giuseppe, Santi Augusto. Per ognuno di loro la comunità fece realizzare una piccola piastra metallica con inciso il nominativo e il grado militare che venne apposta sugli alberi piantumati in loro ricordo.

42ed9f58-cce1-4f36-a1a3-d452e199198cUn recente sopralluogo effettuato da Rita Chiaverini, ispettore archivistico onorario e dal ricercatore Giacomo Tessarolo dell’Associazione IV novembre di Schio, è emerso che di quelle piccole targhette metalliche ne restano soltanto due: quella del sergente Cesqui Pietro morto in combattimento sull’altipiano della Bainsizza e quella del caporale Franchi Alfredo morto durante un combattimento in Macedonia.

Il viale della Rimembranza di Ancarano è stato censito nell’ambito del progetto ‘Per non dimenticare la Grande Guerra in Valnerina e nello Spoletino’ realizzato dal Consorzio BIM – Cascia realizzato proprio in occasione del Centenario della Grande Guerra in quanto queste ‘vestigia’ del Primo conflitto mondiale – tutelate tra l’altro dalla legge n. 78/2001 – costituiscono un patrimonio storico e culturale unico e rappresentano il mantenimento della memoria civile.

Tra il Consorzio BIM – Cascia e l’Associazione IV novembre di Schio è stata avviata una collaborazione con l’obiettivo di recuperare la memoria della Grande Guerra anche nei prossimi anni dando vita a specifiche iniziative. Un primo contatto in tal senso è stato preso con il sindaco di Preci Pietro Bellini che ha manifestato convinto interesse all’iniziativa.

In questi giorni, inoltre, è in corso a Spoleto, presso la sezione di Archivio di Stato, la mostra documentaria ‘Per non dimenticare la Grande Guerra in Valnerina e nello Spoletino’ organizzata dall’Archivio dei Stato di Perugia in collaborazione con il Consorzio BIM-Cascia nella quale sono esposti documenti e cimeli del Primo conflitto Mondiale ed è già stata programmata, per il 7 dicembre p.v., la presentazione di una pubblicazione curata da Rita Chiaverini, Paolo Bianchi e Maria Paola Bianchi alla presenza di Egildo Spada, Presidente del Consorzio BIM – Cascia e di Luigi Rambotti, direttore dell’archivio di Stato di Perugia.

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