Città di Castello, piastra logistica: lo svincolo sulla E45 aprirà a marzo

CITTA’ DI CASTELLO – A Marzo apre lo svincolo della piastra logistica sulla e45, che nel sistema della mobilità di Città di Castello Nord si configura come un collegamento aggiuntivo tra Cerbara e la zona industriale Nord di Città di Castello. E’ stato annunciato durante la Commissione Assetto del territorio di Città di Castello, di ieri, giovedì 17 gennaio 2019, che,  oltre ad esaminare le 23 osservazioni alla variante di assestamento alla parte strutturale del prg di Città di Castello, su sollecitazione del capogruppo della Lega Marcello Rigucci, ha fatto il punto sulla piastra logistica e in particolare della apertura della viabilità da parte di Federico Calderini, dirigente dell’Urbanistica il quale ha precisato come “l’accordo fatto tra Comune, Anas e Regione sulla piastra logistica riguarda l’acquisizione delle aree, dopo che i lavori statici sono stati ultimati e la parte tecnica amministrativa risulta in fase di collaudo. La zona della Rotatoria che passa sotto la superstrada e le aree limitrofe saranno prese in carico dal Comune e le rampe di accesso saranno di competenza dell’Anas; a breve è prevista la consegna ufficiale di queste opere. Per quanto riguarda la piastra vera e propria, sono pervenute segnalazioni di ditte interessate ad un eventuale manifestazione di interesse per gestione; quello attuale è il primo stralcio del progetto di piastra, ne sono previsti altri con il potenziamento del servizio e degli impianti. Sviluppumbria sta istruendo il bando di gara e l’apertura dello svincolo è stata prevista entro Anche l’assessore all’Ambiente Massimo Massetti ha confermato la data in base ad un colloquio telefonico con i responsabili della Regione”. Il presidente della commissione Luciano Tavernelli ha comunque proposto come “amministrazione” di “sollecitare l’apertura”. Tuttavia Marcello Rigucci si è detto insoddisfatto della risposta perché nella sua richiesta proponeva un incontro con la Regione e le associazioni dei trasportatori e il presidente pur essendosi impegnato a organizzare l’audizione non aveva dato i tempi”.

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