Comitato contro l’inceneritore a Todi: “Non bruciamo il futuro”. Sale la protesta

L’obiettivo è impedire la realizzazione dell’inceneritore nella media valle del Tevere. Se però dipendesse da loro in nessun’altra parte dell’Umbria. La considerano una scelta inadatta alla chiusura del ciclo dei rifiuti per la quale occorre invece trovare “soluzioni che tutelino l’ambiente e la salute dei cittadini”. Con queste motivazioni è nato ufficialmente il “Comitato della media valle del Tevere contro l’inceneritore previsto dal nuovo piano dei rifiuti approvato dalla Regione”. “Abbiamo sentito l’esigenza di costruire un comitato – affermano i promotori – perché riteniamo fondamentale la collaborazione tra i cittadini e i rappresentanti delle istituzioni che hanno lo stesso nostro obiettivo, senza distinzioni di carattere politico o partitico. La nostra posizione non ha ragioni politiche o ideologiche, ma guarda soltanto al merito del problema”. L’obiettivo resta sempre lo stesso: “Fermare il folle progetto di costruire un inceneritore alle porte di Todi, nella consapevolezza che più saranno le occasioni di confronto, maggiore sarà il coinvolgimento e la partecipazione e più forte sarà la nostra capacità di impedire che il futuro della nostra Todi e del nostro territorio vada in fumo”. Il programma del comitato è ambizioso: dare vita a iniziative e manifestazioni per sensibilizzare i cittadini dell’intero comprensorio mettendo in evidenza le contraddizioni di una scelta di questo tipo. Nel frattempo è arrivata anche la prima presa di posizione : il Psi tuderte si è schierato pubblicamente contro la scelta della Regione e le aperture del sindaco di Todi Antonino Ruggiano.