Spoleto, prende vita la “Cittadella giudiziaria”. Il sottosegretario Ferri: “Atto di alto valore simbolico”

SPOLETO – La ‘cittadella giudiziaria’ assume un importante valore simbolico, non solo per il restauro del palazzo cinquecentesco Martorelli-Orsini, ma perché rappresenta uno strumento di razionalizzazione e ottimizzazione del servizio giustizia, a vantaggio degli utenti e degli operatori del settore”: è quanto ha affermato il sottosegretario di Stato alla Giustizia, Cosimo Maria Ferri, intervenendo stamani, a Spoleto, alla cerimonia di inaugurazione della nuova sede della Procura della Repubblica.

Erano inoltre presenti il vice presidente del Csm Giovanni Legnini, il procuratore Alessandro Cannevale, il presidente della corte d’appello di Perugia Mario Vincenzo D’Aprile, il procuratore generale di Perugia Fausto Cardella, il sindaco di Spoleto Fabrizio Cardarelli e il presidente dell’Ordine degli avvocati Paolo Feliziani. “L’inaugurazione della nuova sede – ha detto ancora Ferri, secondo quanto riferisce una nota del suo ufficio stampa – segna il passo di completamento del processo di revisione delle circoscrizioni giudiziarie, che il Ministero della Giustizia ha seguito in tutte le complesse fasi attuative, sia per quanto riguarda i tribunali, sia per i giudici di pace”.

“Per raggiungere risultati così importanti – ha proseguito – è stata fondamentale la collaborazione tra magistratura, avvocatura e personale amministrativo: una sinergia che si è vista non solo nell’elaborazione e attuazione di questo progetto, ma anche nel complesso procedimento di revisione degli organici, sin dall’inizio dell’interlocuzione con il Ministero, poi al consiglio giudiziario e infine presso il Csm. In tal senso è risultata strategica l’idea del Governo di trasferire le competenze degli uffici giudiziari dai Comuni al Ministero, che agisce mediante la Conferenza permanente. Gli avvocati hanno saputo farsi tramite delle esigenze del territorio e le hanno rappresentate e documentate in modo efficace, facendo valere il loro punto di vista sia al Csm sia al Ministero. Centrale è stato poi il contributo delle amministrazioni locali e delle realtà territoriali, che hanno seguito e agevolato con entusiasmo la realizzazione di questo progetto”.
Secondo Ferri, “si tratta di un esempio virtuoso di uffici giudiziari che si aprono al territorio, coinvolgendo anche le associazioni rappresentative delle categorie professionali, mediante la stipula di protocolli e convenzioni”.

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