Giornata internazionale della Gioventù, Tuteri: “Grande opportunità”

PERUGIA – Domani, 12 agosto, si celebra la Giornata internazionale della Gioventù, istituita nel 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per enfatizzare il ruolo dei giovani come partner essenziali del cambiamento e del miglioramento della società.

Un’opportunità – evidenzia il vice sindaco ed assessore alla scuola ed alle politiche giovanili Gianluca Tuteri – per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sfide e sui problemi che devono affrontare i giovani del mondo.

Il tema di quest’anno, “trasformare l’istruzione”, evidenzia gli sforzi per rendere l’istruzione più inclusiva ed accessibile a tutti i giovani ed è basato sull’obiettivo 4 dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, finalizzato a “garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti”.

Un’istruzione inclusiva ed accessibile è fondamentale per realizzare uno sviluppo sostenibile e può svolgere un ruolo nella prevenzione dei conflitti. In effetti l’istruzione è un “moltiplicatore di sviluppo” in quanto svolge un ruolo determinante nell’accelerare i progressi in tutti i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, che si tratti di sradicamento della povertà, buona salute, parità di genere, lavoro e crescita dignitosi, riduzione delle disuguaglianze, clima o società pacifiche.

L’istruzione dovrebbe portare a risultati di apprendimento pertinenti ed efficaci, con il contenuto dei programmi scolastici idoneo allo scopo, non solo per la quarta rivoluzione industriale ed il futuro del lavoro, ma anche per le opportunità – e le sfide – che cambiano rapidamente contesti sociali.

Un recente editoriale – continua il vice sindaco – afferma che la salute ed il benessere dell’adolescente sono le condizioni necessarie perché il mondo abbia un futuro sostenibile. L’adolescenza è una fase della vita ricca di energia positiva, di generosità di ideazione: una opportunità che va coltivata e protetta per garantire lo sviluppo dell’individuo, della società e dell’intero pianeta. A fronte dell’ovvietà di questi intensi richiami, l’adolescente di oggi appare, invece, in tutto e per tutto l’essere più trascurato al mondo: lasciato troppo spesso solo, nelle difficoltà e nell’indifferenza delle relazioni familiari ad affrontare la società dei grandi senza la luce di una prospettiva di ruolo e di gratificazione. Tanto che quella che avrebbe dovuto essere l’età dell’ampliamento, delle possibilità e delle motivazioni finisce più spesso con l’essere, al contrario, l’età della costrizione, del buio, del disagio mentale, del suicidio.

All’adolescente ferito ed umiliato più di quanto siamo in grado di capire, dall’indifferenza e dal vuoto d’investimento sulla sua bravura, rimane una sola certezza: quella di essere sempre fuori posto, quella di non avere ruolo nel condizionare le scelte della società. Troppo spesso la società crea soluzioni “per” e non “con” l’adolescente: senza coinvolgerlo direttamente e privandolo, invece, sempre, sempre, sempre del ruolo di attore protagonista. Tutti gli adolescenti hanno bisogno di immaginarsi un futuro in cui essere protagonisti.

Da buoni ed anche soprattutto da eroi. E’ un bisogno insopprimibile, costitutivo che non dà scampo. Hanno inoltre bisogno della certezza che il loro futuro è proprio la cosa che più ci interessa e che è il fine della nostra stessa vita: di genitori, di cittadini del mondo e quindi anche di politici. Ed è per tali ragioni che in questa giornata chiedo, a nome mio e di tutti i genitori che si rispecchiano nelle mie idee, pubblicamente scusa a tutti i ragazzi di cui aspetto le proposte.

Perché se, come diceva Filomena Marturano “i figli so’ piezz’ e core”, purtroppo nella nostra epoca i ragazzi sono più nel cuore che nel nostro agire.

Concludo ricordando una frase di Papa Giovanni XXIII: “la gioventù cerca un cuore che capisca, più che una luce che illumini”.