La Uil a Terni fa il punto con il personale sul dissesto del Comune. “Serve unità e una politica forte»

TERNI – La Uil, in una riunione organizzata a Terni, a Palazzo Gazzoli, in vista dell’avvio della procedura sul dissesto, che giovedì verrà votata dal consiglio comunale, fa il punto sulla situazione con il personale di palazzo Spada. «Il dissesto del Comune di Terni –affermano – non necessariamente dovrà durare 5 anni, per questo bisognerà fare presto ed eliminarlo il prima possibile. Ma le incertezze sono tante e i dipendenti, nel frattempo, dovranno unire le proprie forze il più possibile». Oltre al segretario generale del sindacato ternano, Gino Venturi, c’era anche il professor Stefano Villamena, docente di diritto amministrativo dell’Università di Macerata che, al termine del suo intervento, ha anche risposto alle domande dei dipendenti, preoccupati rispetto alle loro prospettive lavorative, che rischiano di essere di ‘lacrime e sangue’, a partire dall’azzeramento della contrattazione integrativa. «Il Comune di Terni ha gli strumenti per rientrare dal suo debito – ha spiegato Villamena -, il problema è come trovare la sintesi migliore. Serve una programmazione accurata, nel trattamento dei dipendenti, ma anche nella razionalizzazione delle spese e nelle alienazioni. Si può fare anche in fretta, in meno di 5 anni, ma ad avere un ruolo fondamentale sarà la commissione chiamata a gestire il debito. Sapere da chi sarà formata sarà un elemento importante per accorciare i tempi e chiudere con successo la procedura». Il segretario generale del sindacato ternano, Gino Venturi sostiene che «nessuno in questo momento  sa cosa accadrà. Non sappiamo che conseguenze negative avranno i dipendenti perché sono tante le variabili, ma per questo la prima cosa essenziale sarà fare gruppo e non mettersi a litigare tra settori. In una situazione di estrema difficoltà come questa sarà ancora più necessario essere coesi e propositivi, ma anche stabilire un rapporto costante con la commissione e con chi governerà. Quanto alle responsabilità politiche e morali – ha concluso –, non spetta a noi fare considerazioni, ma c’è necessità di un forte governo cittadino con la G maiuscola». E su tale aspetto Venturi prospetta pure l’opportunità di istituire un’amministrazione «di salute pubblica».

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.