Norcia, il sindacato festeggia il Primo maggio in Valnerina. “Gesto per dare speranza ad una terra violentata”

NORCIA – Ha scelto la Valnerina ferita dal terremoto, il sindacato umbro, per la manifestazione regionale del primo maggio. Cgil, Cisl e Uil si sono ritrovate a Norcia stamani, prima di spostarsi a Perugia nel pomeriggio, “per dare un segnale di vicinanza a questa terra violentata – hanno spiegato i tre segretari regionali – e come segnale di rinascita per queste zone e per tutta l’Umbria”. “Ricostruiamo insieme” era lo slogan della manifestazione, con una ricostruzione che i sindacati auspicano basata su sicurezza e legalità, e che dovrà rappresentare un volano di sviluppo per l’intera regione, dove la situazione, hanno sottolineato Cgil, Cisl e Uil, è “particolarmente difficile per quanto riguarda disoccupazione, cattiva occupazione e consumi”. “Norcia – ha detto all’ANSA il segretario generale della Cgil umbra, Vincenzo Sgalla – è paradigmatica di quello che è necessario per l’Umbria. Dobbiamo ricostruire insieme un modello di sviluppo per la regione a partire dal lavoro e dalla solidarietà”. “Per Norcia – ha continuato – serve un progetto di lungo termine.

I borghi vanno ricostruiti non cancellando la loro storia e riuscendo a renderli attrattivi nonostante il fatto che si trovino in una zona sismica”. “La ricostruzione non è ancora cominciata”, ha osservato Ulderico Sbarra, il segretario generale della Cisl Umbria, sottolineando che “è necessario fare in fretta e capire in quale direzione andare, puntando su sicurezza, qualità, e questione economica, per evitare lo spopolamento di queste zone”. “Il problema è la tenuta- economico-sociale, ha sottolineato ancora il segretario umbro della Cisl spiegando che dal punto di vista economico, dopo il sisma “agroalimentare e turismo sono paralizzati”. “Le prime dichiarazioni del governo e i primi provvedimenti sembravano aver dato un’accelerazione molto forte che oggi ancora non si vede”, ha affermato Claudio Bendini, segretario generale della Uil regionale, il quale ha quindi osservato che “Norcia segna la rinascita per queste zone e anche per l’intera Umbria, dove gli indicatori economici sono tutti negativi, a cominciare dalla ricchezza pro-capite, scesa tantissimo.

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