Terni, nuovo consiglio comunale sul dissesto. Intanto i partiti politici si preparano alle elezioni

TERNI – Enrico Melasecche evoca Ciaurro. La campagna elettorale ternana è al via e sarà, se si votasse a maggio, tra le più brevi della storia. Il consigliere comunale, all’opposizione di Di Girolamo, va all’attacco della stagione che si avvia alle conclusioni e chiede “una raccolta di firme di tutti i ternani che non intendono pagare debiti non propri ma anche di perseguire chi li ha fatti”.

“Il sindaco – spiega Melasecche – ha annunciato l’abbandono definitivo dopo nove anni di governo  segnato da arresti, interdizioni, rinvii a giudizio, nuove richieste che preludono ad altri probabili rinvii a giudizio con processi che si stanno  per celebrare, in seguito a pasticci e rimpasti di giunte balneari. Dopo la bomba dei 70 milioni di altri debiti siamo arrivati alla terza seduta di consiglio convocata per il LORO DISSESTO ma la quasi totalità dei consiglieri comunali è sparita. Certificati medici ed acciacchi. Spettacolo indecente. Domani, lunedì 19, siamo alla farsa della quarta seduta, probabilmente anche questa deserta, mentre continuano a litigare fra di loro”.

“Siamo di fronte ad una vera e propria EMERGENZA DEMOCRATICA. Chiamiamo a raccolta tutti coloro che sono disponibili a collaborare ad un progetto di grande serietà e competenza come 25 anni fa quando Terni, commissariata, ebbe il coraggio di unirsi con Ciaurro in una LISTA CIVICA per realizzare una rivoluzione basata sui valori dell’onestà, della efficienza, del rigore amministrativo, della capacità di produrre risultati”.

Intanto oggi è l’ultimo giorno di vita per la giunta Di Girolamo. Si riunirà per approvare la delibera sull’area di crisi complessa, poi spazio al consiglio comunale. Domani scadono i venti giorni. A quel punto il prefetto nominerà un nuovo commissario prefettizio che dovrà prendere atto del dissesto, se il consiglio di oggi dovesse ancora una volta andare deserto.

Le forze politiche nel frattempo sono impegnate nella ricerca dei candidati sindaco, perché si voterà presto, tra maggio e giugno. Il M5S schiererà uno dei consiglieri comunali uscenti, dopo una consultazione. Il centrodestra potrebbe puntare su Raffaele Nevi, se dovesse perdere la sfida con Cesare Damiano. Più complicata la situazione del centrosinistra.

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