Terza commissione, l’opposizione stigmatizza le mancate risposte della giunta

PERUGIA – La Terza commissione consiliare, presieduta da Eleonora Pace, si è riunita stamani in videoconferenza per fare il punto sulla situazione sanitaria legata alla diffusione del coronavirus. I consiglieri di minoranza (Bori, Bettarelli, Porzi e Paparelli del Pd, Fora per il Patto civico per l’Umbria) hanno evidenziato alcune questioni su cui, per il momento, sarebbe mancata una risposta diretta della Giunta regionale, che invece auspicano nel più breve tempo possibile. La presidente Pace si è fatta garante di un successivo incontro con l’assessore alla sanità Luca Coletto e con l’assessore al bilancio Paola Agabiti, in relazione alle istanze sollevate dai consiglieri.

INTERVENTI

TOMMASO BORI (Pd): “Ancora nessun contatto con la Giunta regionale nonostante la nostra disponibilità. Vorremmo sapere DOVE SONO STATI COLLOCATI I 30 VENTILATORI DELLA PROTEZIONE CIVILe, quali unità sono state attivate in Umbria e dove sono dislocate, non essendo ancora garantiti dispositivi di protezione individuale, non solo mascherine ma protezioni per gli occhi, calzari, tute. Quanti contratti ad oggi attivati per medici specializzandi e quanti medici sono andati altrove a lavorare. NELLE DUE ASL E NELLE DUE AZIENDE OSPEDALIERE DELL’UMBRIA NON CI SONO PROTOCOLLI OMOGENEI, ancora non sono stati elaborati e diffusi. In questi ospedali ci sono percorsi separati per pazienti positivi o sospetti covid? Altra questione i covid hospital: al contrario del modello lombardo noi siamo per un modello covid hospital e covid free. Evitare percorsi condivisi sia per i pazienti che per i sanitari. Vorremmo sapere anche COME MAI ANCORA NON È STATO SIGLATO UN ACCORDO CON LA SANITÀ PRIVATA. Altro problema è legato alle liste d’attesa, che sono in aumento, sono bloccati anche interventi in campo oncologico. Occorre trovare modi per settare la sanità rispetto al rischio di contagio, che permarrà a lungo. Sappiamo che mettere in isolamento domiciliare un paziente positivo col resto dei familiari lo espone a un rischio pari a 100 volte superiore, si espongono i familiari al contagio. Altre regioni hanno residenze dedicate che aiutano la gestione delle cure. Vogliamo capire la volontà di procedere in questo senso. IL VERO TEMA È LA GESTIONE DI UN PAZIENTE ALL’ESORDIO, AFFINCHÉ NON CONTAGI I FAMILIARI. Altre regioni utilizzano ambulatori diffusi, più pazienti scendono in strada, tecnica da prendere a esempio. Per i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta occorre sapere quali dispositivi di protezione individuale gli stiamo fornendo. Dobbiamo attivarci autonomamente e capire cosa deve essere fatto ascoltando le loro rimostranze. Inoltre, TANTE AZIENDE SI POTREBBERO RICONVERTIRE, data anche l’espansione globale del virus, che apre occasioni di mercato inedite. La Puglia produce mascherine certificate realizzate in collaborazione con l’Università. Possiamo farlo anche noi. Ma finora non c’è stato nessun contatto con la Giunta regionale per discutere di questi argomenti”.

ANDREA FORA (Patto civico per l’Umbria): “Positiva la convocazione di questa riunione di Commissione, ringrazio la presidente Pace. Ho trovato una certa disponibilità al dialogo ma non su questioni non inerenti la sanità. PER QUANTO RIGUARDA LA PROGRAMMAZIONE, VORREMMO CAPIRE COME SI STIA MUOVENDO LA REGIONE, NON SOLO DALLA LETTURA DEI GIORNALI. Non c’è stato l’incontro che avevamo richiesto fin dall’ultima seduta d’Aula e oggi sono qui a reiterarla. Case di cura private: sono quasi 30 giorni dalla lettera che manifestava la disponibilità delle stesse ma non è stato definito alcun accordo. Le Asl e la Regione devono chiarire su quali servizi possono dare un apporto. Gli si chiedeva di svolgere servizi ordinari che non può fare l’ospedale ma anche di trattare pazienti covid, cosa non facile. SOLLECITATA UN’ORDINANZA DELLA PRESIDENTE PER GESTIRE LE USCITE DI SOGGETTI PSICHICAMENTE FRAGILI. SI SONO VERIFICATI EPISODI CHE LA SEMPLICE CIRCOLARE NON GESTISCE, SERVE UN’ORDINANZA PER FAR SVOLGERE MEGLIO IL LAVORO DELLE FORZE DELL’ORDINE. Inoltre vorrei sapere come si stanno gestendo i tamponi all’interno delle Rsa. Molti luoghi non sono stati contattati per la gestione dei tamponi. Si avverte la necessità di gestire nuovi ingressi, persone che dovrebbero entrare in comunità per essere messe in sicurezza. Altra questione: investire 3milioni per l’ospedale da campo al Centro fiere Bastia: perché lì, non ci sono presidi ospedalieri vicini, come nelle altre regioni. Inoltre sarà pronto per la fine di maggio. Intanto l’ospedale di Orvieto attende da settimane il ripristino di molte aree inattive. Infine, riguardo l’articolo 48 sulla cooperazione sociale, il decreto prevede che Asl e Comuni chiedano ai gestori di continuare a fare servizi o rimodulandoli per non pagare due volte gli stessi operatori che lavorano anche nel sociale. Non è stato ancora siglato alcun accordo. Meglio impiegare personale in servizi sanitari anziché tenerli in cassa integrazione, ci sono 3mila operatori sociali in cassa integrazione a casa, riutilizzare il personale che non viene impiegato”.

PAOLA FIORONI (LEGA): “SIAMO TUTTI DISPONIBILI ALLA COLLABORAZIONE, MA QUANDO BORI PARLA DI SPIRITO COLLABORATIVO VA VISTO ANCHE COME SI CERCA QUESTA COLLABORAZIONE. NON CERTO ATTRAVERSO UN TIRO AL BERSAGLIO ALL’ASSESSORE COLETTO COI VOSTRI COMUNICATI. Mettiamoci nella condizione di poter sollecitare correttamente la collaborazione. I NUMERI DI QUESTA EMERGENZA DANNO RAGIONE A COME È STATA GESTITA. Detto ciò, le sollecitazioni di oggi saranno girate a chi di dovere. Per l’ordinanza sulla circolazione di soggetti deboli va detto che il Questore si è scusato sul caso evidenziato dai giornali. A breve ci sarà il Piano della fragilità che riguarderà, fra gli altri, anziani soli e minori in solitudine con familiari ricoverati. Ricordo inoltre che l’ospedale da campo è una struttura mobile, riedificabile in 48 ore in altro luogo, non varrà solo per questa emergenza ma è un’eredità per future emergenze, comprese le calamità naturali. C’è stata una reazione immediata, fin dalla fine di febbraio, con i triage esterni, con ambulatori mobili per i tamponi a domicilio. Da questa commissione dovrebbe uscire un plauso alla gestione svolta fin qui dall’assessore e dalla presidente Tesei”.

MICHELE BETTARELLI (PD): “Non sono d’accordo sul fatto che si debba chiamare un collega della maggioranza per avere informazioni, abbiamo tutti la stessa dignità di consiglieri eletti e pretendo di essere periodicamente aggiornato, i capigruppo almeno della minoranza devono essere informati. Il 18 marzo è successa una cosa inaudita, UNA MINORANZA INTERA SI È ASTENUTA SUL BILANCIO E VOTATO ALL’UNANIMITÀ UN ORDINE DEL GIORNO, SE QUESTA NON È COLLABORAZIONE COSA È? Tavolo pubblico-privato non c’è stato. I tamponi si fanno a 70 euro dai privati come letto sui giornali oppure no? 14Mila tamponi fatti in Umbria. Ne sono arrivati 10mila e 200 e 3mila 760 kit, ma la Regione ha comprato qualche tampone, quanto ha speso? Quanti ne ha comprati? Ho fatto interrogazione sui tamponi in strada e mi è stato risposto di no, poi adesso si fanno. MANCA UNA STRATEGIA. SI ERA ANCHE DETTO CHE AVREMMO RISOLTO PROBLEMI DOVUTI ALL’EMERGENZA CON VARIAZIONI DI BILANCIO, MA LA REGIONE COSA HA FATTO, QUANTO INTENDE INVESTIRE? Bonaccini 320 milioni, in Toscana quote aggiuntive sugli stipendi dei sanitari, qui cosa si fa? Bene l’ospedale da campo per 30 postazioni super attrezzate. Nella strategia emergenziale del coronavirus come si pone questo ospedale da campo che sarà pronto fra due mesi? Speriamo che non serva. La strategia dov’è, nell’aver preso l’ospedale da campo?”.

DONATELLA PORZI (PD): “L’opposizione più di così non può fare dal punto di vista della collaborazione. LA PRESIDENTE SI FACCIA PORTAVOCE DELLE ISTANZE RAPPRESENTATE OGGI. IN QUESTA FASE ABBIAMO OFFERTO LA NOSTRA COLLABORAZIONE MA PRETENDIAMO DI DARE UN CONTRIBUTO PER LE NOSTRE COMUNITÀ, assumere un atteggiamento di responsabilità”.

FABIO PAPARELLI (PD): “Chiedo che la commissione sia il luogo del Consiglio regionale, dove FARE RISOLUZIONI COMUNI PER IMPEGNARE LA GIUNTA, CHE NON STA RISPONDENDO COME DOVREBBE ALLE MINORANZE. TROVIAMO UNA PROPOSTA CONCRETA INSIEME”