‘’Contrordine compagni’’: Matteo Renzi è tornato a scegliere il ‘’derby’’, in pratica ripersonalizzando la sfida referendario del 4 dicembre

Contrordine compagni? Con l’infuocato discorso che ha chiuso la settima ‘’Leopolda’’ Matteo Renzi- sostengono gli osservatori- ha recuperato il filo strategico che aveva emarginato quando- accettando alcuni consigli- si era costretto a spersonalizzare la battaglia per il Referendum.

Ora ha virato, riproponendo agli italiani le precedenti, pressanti alternative: ‘’Siamo a un bivio: questo è un derby tra passato e futuro, tra cinismo e speranza, tra la rabbia che diventa odio e la proposta, tra la nostalgia e il domani, tra il Paese del Gattoparda e quello dell’innovazione’’.

E poi: ‘’Quelli che dicono ‘’no’’ vogliono difendere i loro privilegi e la possibilità di tornare al poter. Il 4 dicembre hanno l’ultima occasione per tornare in pista’’.

E alla Sinistra del Partito non le ha mandate a dire: ‘’Stanno decretando la fine del Pd perché hanno perso un Congresso e usano il Referendum per la rivincita’’. Una determinatissima sfida faccia a faccia con gli esponenti della ‘’Ditta’’, tanto determinata che la platea lo ha incoraggiato gridando ‘’Fuori! Fuori!’’. Insomma rottura piena e, apparentemente, insanabile anche se Gianni Cuperlo (autorevole rappresentante della contestata ‘Sinistra’) ha sottoscritto il patto per la revisione della Legge elettorale, di fatto spostandosi sul fronte del ‘Si’’.

I giornali di oggi e le trasmissioni televisive concordano nel rilevare che ‘’Renzi è tornato a scegliere di mettersi personalmente in gioco, urlando praticamente ‘o me o gli altri’. Insomma ha ripersonalizzato la sfida del 4 dicembre’’.

Cosa l’ha convinto a cambiare nuovamente rotta? Il Segretario-Presidente, si sa, non è un grullo. Seppur giovane, conosce l’arte del ‘fare politica’’. Dunque non si può supporre che sia tornato ad esplodere solo cedendo ad un istinto grintoso. Se ha ‘’ripersonalizzato’’ vuol dire che ha centellinato la controffensiva, parola per parola. Valutando (incoraggiando?) le reazioni furiose della sua platea. Diciamo non solo che ha ‘’testa’’, ma senza dubbio ha anche coraggio perché la vittoria sarebbe un trionfo personale, ma l’eventuale sconfitta sarebbe proporzionalmente ‘’personalizzata’’. Ha scelto il ‘’derby’’. E si sa che non sempre nei derby vincono i favoriti.

RINGHIO

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