Corte d’Appello di Perugia, sede di tradizioni storico-giuridiche e garanzia dell’accesso alla giustizia uguale per tutti

La Corte d’Appello di Perugia non corre rischio di essere soppressa o accorpata ad altre corti, ma sarebbe sbagliato non cogliere l’occasione di eventuali modifiche della geografia giudiziaria per la crescita dell’ufficio giudiziario perugino, venendo incontro alle esigenze di riequilibrio dei carichi di lavoro tra le corti d’appello. Su questo hanno concordato, venerdì pomeriggio, a Palazzo Cesaroni, nel corso di un incontro con la Presidente della commissione giustizia della Camera dei Deputati, on. Donatella Ferranti, il presidente della Corte d’Appello Mario Vincenzo D’Aprile, il procuratore generale Fausto Cardella, il presidente dell’ordine degli avvocati di Perugia Gianluca Calvieri, il rappresentante dell’avvocatura perugina al Consiglio nazionale forense Carlo Orlando e l’assessore Francesco Calabrese in rappresentanza del Sindaco di Perugia, Andrea Romizi. All’incontro hanno presenziato anche il sottosegretario al Ministero dell’Interno On. Gianpiero Bocci e l’On. Valter Verini.

Il Comune di Perugia ha ribadito che la città merita un ufficio giudiziario di grande importanza come la Corte d’Appello, esprimendo il proprio impegno a mantenere e valorizzare una sede isstituzionale di tale rilievo. La Corte d’Appello di Perugia, infatti, non solo ha indiscusse tradizioni storico-giuridiche, ma è altresì in grado di offrire servizi che vengono incontro alle esigenze degli avvocati e dei cittadini, contribuendo a rendere più comodo e agevole l’accesso dell’utenza all’attività giudiziaria.

Forte sostegno in questa stessa direzione è stato espresso dalla Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Umbria Donatella Porzi, organizzatrice dell’incontro nel contesto di una visita in Umbria della presidente della Commissione Giustizia. La presidente Porzi ha sottolineato come il patrocinio di questo evento ben rappresenti il fattivo impegno del Consiglio regionale al mantenimento e alla crescita dell’attuale stato del sistema giudiziario locale, garantendo di mantenere alta l’attenzione su un tema che è alla base del sistema democratico di un Paese: la garanzia dell’accesso alla giustizia uguale per tutti.

 

 

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