DIS…CORSIVO: addormentarMI così

NOSTRADAMUS di Maurizio Terzetti / I nuovi Priori del Comune di Perugia parlano poco in patria, ma in compenso non disdegnano di comparire in televisione, per giunta nazionale. E, quando parlano dal salotto di Giovanni Floris, fanno intendere che, a Perugia, non si parla altro linguaggio che quello del “fare”, un “fare” consapevole e attento a non vendere fumo, che è cosa diversa da ciò che, invece, farebbe il Governo: Renzi e la sua squadra ci farebbero addormentare con la speranza di buone riforme e ci aspetterebbero, al risveglio, con repentini, inattesi cambi di marcia, veri e propri regressi riformatori dettati da qualcosa di intermedio tra l’avventatezza e la scarsa familiarità con l’economia e l’amministrazione della cosa pubblica.

Appare chiara, da simili esternazioni che ricordano il progressivo togliere il freno alle proprie parole che fu di Cossiga, la crescente presa di fiducia che Forza Italia intende dimostrare di avere acquisito in Umbria dopo i successi elettorali dello scorso giugno.

Tre mesi, dunque, o un centinaio di giorni che siano, sono bastati alle truppe locali del cavaliere disarcionato non per definire un cronoprogramma di realizzazioni a vantaggio di Perugia, ma per auto- misurarsi la pressione elettorale conseguente a un ipotetico "buon governo" della città. La virtù amministrativa dovrebbe consistere in questo: il Priore maggiore, quando gli viene un'idea che sente positiva per Perugia, ha l'abitudine di parlarne con la Giunta, quindi di passare per il vaglio dei collaboratori tecnici, infine di procedere al più attento impianto operativo. Quando si arriva alla "cantierablità", il progetto – è garantito - non subisce più modifiche né stravolgimenti, si realizza tale e quale a come è stato sognato a Palazzo dei Priori.

Sarà anche così, ma bisogna credere a questo operare molto saggio solo confidando sulla parola, sul mandato conferito ai nuovi Priori dalla maggioranza di quella parte del corpo elettorale che ha partecipato al ballottaggio. Nel frattempo, è la città di Perugia - quella che ha votato e quella che si è astenuta - a doversi coricare, notte dopo notte, con la speranza di non vedersi infranti dalla realtà i sogni sognati dai nuovi Priori. Dei sogni in cantiere, a Perugia, non si parla, si preferisce assicurare che sono una certezze e non un'altalena di emozioni contrastanti, come invece farebbe, secondo i Priori, il Governo. Il ritmo veglia – sonno dovrebbe bastare ad assicurare che i sogni verranno e che saranno realizzati senza oscillazioni d'impostazione.

Ma si può delegare anche un sogno? “Addormentarmi così”, celebre, splendido swing all'italiana del secondo dopoguerra, suggerisce che il sonno può essere così romantico e sensuale, proprio nell'addormentamento, che si porta via anche tutto il sogno, che rimane indifferente allo sviluppo e alla natura di un ipotetico sogno. L'importante è addormentarsi bene, in pace, in amore, in concordia, su parole e su gesti che denotano attenzione e cura da parte degli altri che ti stanno intorno. Ma se quelli che ti stanno intorno non ti dicono niente, non si rivolgono a te, come fanno non dico a farti sognare, ma almeno ad addormentarsi bene? Ecco, è questa la risposta. Il Governo sarà anche troppo ciarliero e qualche volta anche contraddittorio, ma, almeno, ti parla fino a tarda notte, ti parla al mattino, nel pomeriggio e spesso anche la notte, si addormenta con te, “fra le tue braccia”. E, così, forse, si spinge anche nei tuoi sogni. I nuovi Priori di Perugia, invece, che parlano molto fuori delle mura e poco in città, non ti accompagnano a prendere sonno e quel che fanno dei sogni della gente lo sanno solo loro.

Perugia, si sa, era abituata a dei Priori che non si prendevano eccessiva cura del tuo addormentamento, ma si davano molto da fare con i sogni, alimentandone di veri e di meno veri. Nel passaggio dai vecchi ai nuovi Priori, molti di quei sogni sono rimasti sullo sfondo delle notti dei perugini e nessuno li sogna più. Altre attività oniriche – l'ostello, il mercato coperto, le attività culturali estive, le stesse tasse - hanno subito una metamorfosi strana, sono diventati degli spettri, che promettono di diventare ancora più angoscianti presenze. Perché i nuovi Priori, invece di dire all'Italia che il Governo nazionale è incapace e incoerente, non ci tolgono dallo stomaco quei pesi che fanno venire ai cittadini di Perugia, “addormentati così e così”, degli incubi da cattiva digestione?

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