DIS…CORSIVO. STRENNE

NOSTRADAMUS di Maurizio Terzetti / Regalare un libro è sempre una bella testimonianza di stima e d’affetto. E di rispetto. Quello, in questo caso, che si deve ai nuovi componenti della Giunta che Catiuscia Marini ha varato nella storica ricorrenza del 20 giugno.

Così, nel più assoluto rispetto per gli incarichi assessorili, ma senza tradire un po' di sana, reciproca e produttiva ironia, voglio consegnare idealmente altrettante strenne librarie ai neo assessori e alla loro presidente, in segno di dialogo intellettuale e, in ogni caso, come augurio per il mandato che s'è aperto da ieri.
A Fernanda Cecchini, che è stata chiamata ad occuparsi della qualità del territorio e del patrimonio agricolo, paesaggistico, ambientale dell’Umbria, nonché della cultura della regione, va in dono una copia dell'enciclica di Papa Francesco “Laudato si'”. Credo che il documento papale potrà essere, per lei, un proficuo punto di riferimento quando dovrà materialmente produrre la nuova linea ambientale e culturale che le è stato richiesto di elaborare.
A Luca Barberini, da tempo vocato all'attuale incarico di assessore alla coesione sociale e welfare, tutela e promozione della salute, mi sento di regalare un libro un po' più vecchio, “La cittadella”, di Cronin, anno 1937. Il grande idealismo del dottor Andrew Manson – nei cui panni tutti ricordiamo un validissimo Alberto Lupo – possa essere ancora oggi uno stimolo per tutti coloro che operano nella sanità e nel sociale ricominciando sempre da capo il loro reciproco rapporto di scienza medica e organizzazione delle risorse.
Ad Antonio Bartolini, che dovrà mettere a faticosa prova le sue competenze professorali facendo l'assessore alle riforme, all’innovazione della Pubblica Amministrazione regionale, alle risorse umane e patrimoniali, all'attuazione dell'agenda digitale, all'istruzione e al diritto allo studio, regalo, per contrappaso, un romanzo sbarazzino e attuale: “Dimmi che credi al destino”, di Luca Bianchini. L'augurio è quello di poter carpire dal best seller del giovane scrittore torinese quel rapporto tra fantasia e realtà che porta a soppesare sempre le ragioni nascoste delle persone con cui si ha a che fare.
A Giuseppe Chianella, assessore alle infrastrutture, ai trasporti, alla riqualificazione urbana e alla valorizzazione delle città, è quasi d'obbligo donare “Al servizio del mio paese”, di Nerio Nesi, lo storico leader socialista, oggi novantenne, che, tracciando la sua autobiografia, si conferma maestro d'intransigenza e seguace dell'etica della responsabilità ben oltre la cessazione della sua lunga attività poltica.
A Fabio Paparelli, vice presidente della seconda Giunta Marini e assessore alla competitività delle imprese, all' innovazione del sistema produttivo, al lavoro e alla formazione, si può indirizzare un libro di Giovanni Rinaldi - “I treni della felicità” - che può essere utile leggere quando, occupandosi di crescita e sviluppo industriale, torna l'immagine e la storia dell'Italia del secondo dopoguerra, alla cui integrazione hanno contribuito le politiche economiche e, non secondariamente, la solidarietà attiva di tutto un popolo.
Alla presidente Catiuscia Marini, infine, che non me ne vorrà, mando in dono il libro-provocazione di Enrico Letta “Andare insieme, andare lontano”, non per rompere le uova nel paniere renziano umbro, ma per augurarle, davvero, di parlare con tutti. Anche col sottoscritto se, volendolo l'editore di “Umbria domani”, i libri potessero essere consegnati concretamente e, dopo un po' di tempo, discussi con i destinatari in pubblici consessi. Insieme e con l'Umbria che cresce.

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