I francesi,ansiosi di novità, hanno spazzato via la loro storia recente. E si sono affidati ad un ‘’Uovo’’ ignorandone la sorpresa. Che potrebbe rivelarsi splendida. Oppure…

Un’ennesima conferma è venuta dalla Francia: i partiti storici (anche quelli della storia abbastanza recente) hanno chiuso il loro ciclo. Bruciati non solo dai loro errori, ma soprattutto dall’ansia di novità che ovunque spinge la pubblica opinione ad intraprendere, con molta rapidità, strade completamente diverse rispetto al passato. Solo sei mesi chi avrebbe scommesso un centesimo su ‘’ un certo signor Macron’’ che era Ministro, ma sul fronte elettorale capitanava un bel niente.? Di colpo questo trentanovenne s’è ritrovato alla guida del 65% di quei francesi (non tantissimi, in verità) che domenica sono andati a votare per il ballottaggio. I francesi in pochi mesi hanno disintegrato la storia dei loro ultimi decenni e, al contempo, hanno detto ‘’no’’ agli estremismi della signora Marine che pur ha ricevuto undici milioni di consensi.

Quali riflessioni emergono? Che la gente, stanca di quel che ha visto (oppure non ha visto) cerca di sperare in qualcuno che, andato in scena all’improvviso, sia voglioso di prospettare situazioni alternative. Il nuovo è capace di assemblare i tanti brandelli del vecchio defunto o de fungendo. Incollando i pezzi dei delusi di ciò che inutilmente fu, il nuovo Presidente della Repubblica Francese è salito ai vertici nel giro di venticinque settimane. Solo nei prossimi mesi i francesi cominceranno a capire per chi hanno votato. E scopriranno se si sono buttati senza paracadute. Al momento sanno soltanto ciò che non volevano, non volevano più o non volevano abbastanza. Desideravano soltanto sbarazzarsi dei ‘’vecchi ingombri’’. Hanno scritto la prima pagina di un’altra storia.. Hanno scelto la speranza, senza sapere fino in fondo cosa si celi dentro all’ ‘’Uovo Macron’’. Può esserci una splendida sorpresa. Oppure…Ma questo lo sapremo soltanto vivendo.

Ringhio