I malumori dei tifosi del Perugia, ora anche aggressivi, devono essere governati con saggezza dal presidente Santopadre, chiamato ad una precisa scelta di vita

Ed ora il Perugia, estasi e tormento di parecchie migliaia di tifosi, sembra scivolato lungo una china assai perigliosa. E gli umori della piazza sono in vulcanica effervescenza.

Tutti si chiedono di chi sia la colpa di tante sconfitte, alcune davvero irragionevoli. L’allenatore Bisoli, una faccia da onesto lavoratore della pelota, ha rassegnato le dimissioni nelle mani del presidente Santopadre. Che gli ha rinnovato mandato e fiducia. Scontentando quella parte della massa che da tempo avrebbe voluto un cambio del ‘’manico’’.

Scene di ordinari età calcistica. Purchè non si vada oltre . Eh sì, perché certe manifestazioni post-sconfitta inducono a sospettare che anche a Perugia, come è avvenuto tempo fa a Genova, la tifoseria possa trasformare l’insoddisfazione in insurrezione. La minaccia avanzata due sere fa è sintomatica: ‘’Se si perde anche a Chiavari o con la Ternana dallo stadio non esce nessuno! ‘’.

E qui entrano in gioco non solo, eventualmente, l forze dell’Ordine, ma soprattutto, e anzitutto, il Presidente che deve governare non solo tecnico e squadra, ma anche l’aggressività della tifoseria che ha diritto di chiedere un buon spettacolo, senza, però, vantare la pretesa di umiliare gli idoli che non ce la fanno a vincere tanto per quanti sono i desideri. Il massimo dirigente del club ha il dovere di essere molto chiaro nei rapporti con i supporters dei grifoni: non sono ammissibili, né, dunque, tollerabili azioni fuori…dal seminato. Il dissenso sì, la violenza proprio no. L’acquisto del biglietto o dell’abbonamento non consente ai malumori di spingersi oltre certi limiti. E se ci fossero sconfinamenti, allora sarebbe inutile invocare nuovi mister come Novellino, Liverani, Ravanelli o Gautieri,perchè , perché a quel punto, scivolerebbe a rischio l’esistenza stessa del club. Perlomeno di questo attuale club. Santopadre ha il dovere di essere, con adeguato anticipo, molto esplicito. E’ una scelta di campo, ma anche, e soprattutto, è una scelta di vita.

RINGHIO

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