La terribile accusa pubblica di Velardi: ‘’Dopo il Referendum è scattata in Italia una vasta operazione per l’omicidio politico di Matteo Renzi’’.

E’ durissima l’’accusa esplicita che il giornalista Claudio Velardi (anni fa protagonista nel team di Massimo D’Alema) ha lanciato stamani dai microfoni della 7: ‘’Dopo il Referendum del 4 dicembre si è deciso, su parecchi fronti del panorama italiano, l’omicidio politico di Matteo Renzi. Ed ora, con questa ‘Vicenda Consip’’, basata sul nulla, si cerca di realizzare ulteriormente il desiderio di far fuori Renzi anche attaccando il suo babbo e il Ministro Lotti che da sempre è molto vicino a Matteo’’.

L’attacco di Velardi è diretto verso molti bersagli: i politici non amici di Matteo, i magistrati che conducono le indagini senza garantire la riservatezza, i giornalisti che, ad avviso di Velardi, sparerebbero raccogliendo anche ‘’le più assurde insinuazioni’’.

Se questo ‘’quadro velardiano’’ fosse fondato bisognerebbe dire che è cambiato il mondo perché, in effetti, fino al 4 dicembre il Vasto panorama dell’informazione nazionale sembrava piuttosto in sintonia col Presidente del Consiglio, ex Sindaco di Firenze. Il clamoroso rovescio del Referendum ha sconvolto i precedenti assetti? Li ha sconvolti fino a ‘’creare’’inchieste giudiziarie destinate a colpire il bersaglio grosso?

La domanda è, al contempo, seria e inquietante, perché pone in discussione gli aspetti professionali ed etici di fondamentali categorie di operatori nella vita democratica del Paese.

Le investigazioni che, più o meno direttamente, lambiscono o toccano la politica, sono davvero artifici puntati contro qualcuno?

Da cittadini bisognerebbe augurarsi che gli strali di Velardi sono spinti da stima ed amicizia per Renzi.Ma se si rivelassero messaggi di verità ci costringerebbero chiederci in che Italia siamo costretti a convivere.

RINGHIO

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