Sono giorni politici così delicati che scende in campo perfino Napolitano. E Guerini (Vice Pd) tira la giacca a Berlusconi

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Il momento politico nazionale è davvero delicato . Ci accostiamo ad un settembre che potrebbe essere deflagrante. O risolutivo. Gli aggettivi dipendono dai diversi punti di vista o dalle variegate attese. Che le dinamiche in atto siano molto particolari lo dicono non soltanto gli esperti dei numeri senatoriali (per i quali il Governo rischierebbe di non avere più l’auspicata maggioranza), ma lo rivelano anche le uscite pubbliche di personaggi che in genere non parlano a vanvera. Assai significative, ad esempio, le ripetute uscite pubbliche dell’ex Presidente della repubblica Giorgio Napolitano, sceso in campo per invocare la tutela delle riforme costituzionali proclamate da Matteo Renzi. Col secondo intervento Napolitano (agendo probabilmente da ‘’conoscitore’’ della eventuale elasticità governativa) rileva che per la riforma del Senato siano possibili piccole (ma non sconquassanti) modifiche. Messaggi rivolti soprattutto alle orecchie della minoranza dem che, invece, almeno per il momento, si conferma determinata nel reclamare l’elezione diretta dei membri dell’aula di palazzo Madama.

E’ rilevante anche la sollecitazione che, nel giorno di san Lorenzo, lancia il vice del Pd Lorenzo Guerini, che, rivolto a Berlusconi, auspica la reviviscenza, magari sotto forme nuove, del defunto Patto del Nazzareno. Guerini parla per evidente concretezza. Altri dicono che si espone ‘’per paura della sconfitta’’. Di fatto la realtà dello stato dell’arte è molto pressante: su un fronte ci sono parecchie centinaia di emendamenti proposti dalla Lega, emendamenti sui quali potrebbero convergere sia Forza Italia, sia Cinque Stelle e Sel (‘’Questa riforma è rozza’’) , intenzionati a far valere il bilanciamento dei poteri sia rispetto alla Camera dei deputati, sia, dunque, nei confronti di chi governa. Nel contesto, accusano i dissidenti, ‘’si sta scatenando l’accattonaggio di voti diretto a quei parlamentari che, per scelta, non hanno più una casa madre.

Insomma il conto alla rovescia verso gli appuntamenti di settembre appare particolarmente spinoso. Con Berlusconi- incredibile!- che torna ad avere in mano un non secondario boccino.

RINGHIO

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