Salvini a Narni: “Centrodestra unito”. Ma la Meloni replica:” Visione strabica”

” La pace è urgente sia per salvare le vite in Ucraina  sia per salvare posti di lavoro in Italia”. E’ quanto ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini, stamani a Narni scalo, dove è intervenuto per sostenere la candidata a sindaco del centrodestra Cecilia Cari e per promuovere il referendum sulla giustizia. Sull’ipotesi di volare a Mosca, il leader del Carroccio ha spiegato: ” Ne riparleremo quando ci saranno le condizioni, adesso sto lavorando per la pace dall’Italia perché lavorare per la pace non è un mio diritto, ma un mio dovere e dovrebbe esserlo di tutti”. Parlando con i giornalisti Salvini ha chiarito che “alle prossime elezioni politiche il centrodestra andrà unito”, assicurando che “la Lega lavora per l’unione della coalizione e la dimostrazione è che domani sarò a Verona assieme a Giorgia Meloni per sostenere la candidatura dell’esponente di Fratelli d’Italia”. Nell’ipotesi di un’affermazione del centrodestra alle politiche del 2023, il segretario leghista ha innanzitutto sottolineato che “l’elezioni prima bisogna vincerle e chi farà il premier lo decideranno gli italiani con il voto”. Chiude, invece, all’idea di un nuovo governo di larghe intese: ” Governare con Pd e M5s è complicato, lo faccio adesso solo perché dobbiamo uscire da una grave crisi economica, dalla pandemia e perché c’è una guerra in corso”.  Anche a Narni, però, è arrivato l’altolà di tre pesi massimi del partito: il governatore del Veneto Luca Zaia, quello del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e quello del Ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. I tre sono convinti – come molti altri leghisti –  che proseguendo di questo passo le sorti del partito – che soltanto poco tempo fa era al 34% – rischiano di precipitare. Anche perché negli ultimi mesi (compresa l’Umbria) in molti hanno lasciato la Lega, a tutti i livelli. E nei prossimi, gli adii potrebbero moltiplicarsi in un partito che non potrà rieleggere tutti coloro che sono oggi in Parlamento. Nel frattempo Giorgio Meloni ricambia la disponibilità di Salvini con una battuta bruciante: “Salvini ha una visione un pò miope ? No, diciamo un pò strabica.. Consiglio maggiore prudenza”.