Sangemini e Amerino: l’appello accorato dei lavoratori

Lunedì 05 ottobre 2020 si è svolta l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori Sangemini e Amerino insieme alla Rsu di fabbrica. Ecco il documento unitario, votato all’unanimità dei presenti 65 persone, sottoscritto dalle Rsu e dai lavoratori dello stabilimento.

“Siamo veramente stanchi provati da una vicenda che sembra quasi inverosimile!!!
Una vicenda che visto nel 2014 omologare un concordato, dimostrando un equilibrio finanziario con ben 135 persone e affidarla da parte della politica, banche e sindacato a chi prometteva il rilancio dell’azienda, l’incremento dei volumi e il mantenimento occupazionale, ma in realtà: “spogliava altari per vestirne altri”. Cioè a chi aveva debiti, ma portava soldi all’estero (fonte delle notizie corriere.it), il tutto mantenendo lontane altre aziende dall’interessamento! Un gioco finanziario che ha fruttato molto più delle vendite e del prodotto finito, beffando i lavoratori e facendogli pagare il prezzo!
Abbiamo visto persino un politico assunto da questa azienda come dirigente, quando avrebbe dovuto garantire il rispetto degli accordi.
Abbiamo anche assistito inermi alla compartecipazione della nuova istituita società Acque Minerali d’Italia per abbreviazione A.M.I. della nostra società Sangemini Acque, ripulita dal debito pagato a caro prezzo da tutti i fornitori nel precedente concordato, per essere immersa nei debiti degli altri stabilimenti. Abbiamo subìto un piano industriale che forse è servito a prendere soldi dalle banche per degli investimenti obsoleti e super pagati. Abbiamo visto toglierci la rete vendite per paura di vendere troppo prodotto e dimostrare quello che ha già dimostrato e certificato il primo concordato, cioè che l’azienda è in salute.
Siamo consapevoli che ci vogliono far pagare un prezzo e chi dirige l’azienda oggi è complice di scelte scellerate, continuando a giocare sulla pelle dei lavoratori, che unitariamente oggi in assemblea hanno votato la sfiducia del direttore, che nel 2014 fu uno dei dirigenti a traghettare l’azienda al primo fallimento……
SIA CHIARA UNA COSA!!!
Eun bene pubblico noi non le permetteremo!
Non ci faremo intimorire né tanto meno prendere in giro, neanche da un eventuale cessione aziendale (il gioco della volpe che cambia il pelo lo conosciamo) se questa lascia a terra i lavoratori, siamo pronti e disposti a intraprendere nuovi percorsi.
Per  questo oggi segreterie sindacali di organizzare entro la settimana prossima un incontro con tutte le segreterie nazionali Flai Cgil (Sara Palazzoli), Uila Uil (Pietro Pellegrini) e Fai Cisl (Alessandro Anselmi). presso i siti umbri.
Ancora una volta lanciamo un apppello a tutti i protagonisti: sindacato, Regione e politica per non vivere nel nostro territorio l’ennesimo dramma sociale”.

San Gemini Le Rsu e i Lavoratori