Scomparsa Barbara Corvi, indagati marito e cognato per omicidio e occultamento di cadavere.

Omicidio e occultamento di cadavere sono i reati che la Procura della Repubblica di Terni ipotizza nei confronti del marito e cognato di Barbara Corvi, la 35 enne di Amelia di cui si sono perse le tracce il 27 ottobre 2019. La notizia è emersa ieri sera dalla trasmissione di Rai 3 ” Chi l’ha visto ?”. Roberto Lo Giudice,marito di Barbara, e il cognato Maurizio sarebbero stati iscritti nel registro degli indagati . I due , contattati dai Rai 3, non hanno voluto rilasciare dichiarazioni e si sono chiuso nel silenzio più assoluto. Durante il servizio di ieri sera – trasmissione diretta da Federica Sciarelli –  è emerso che il giorno della scomparsa di Barbara, il marito avrebbe contattato il fratello, residente a La Spezia, che dopo due giorni si sarebbe trasferito ad Amelia. I due – secondo il fratello Maurizio – sarebbero andati a cercare Barbara e avrebbero controllato il computer della donna. Ma dalle indagini sarebbe emerso un particolare che gli inquirenti ritengono assai significativo: i due avrebbero pulito la cronologia dei pc. Altre cose , inoltre, non tornerebbero rispetto a quanto riferito dal cognato di Barbara, a cominciare da alcuni dettagli sugli orari degli spostamenti. Il marito Roberto ha sempre sostenuto che prima della scomparsa aveva saputo che da un anno e mezzo Barbara ” aveva una relazione extraconiugale”, di fatto ” eravamo separati in casa”.  In merito alla discussione avuta il giorno precedente alla scomparsa della donna – durante la quale l’uomo avrebbe distrutto il telefono della moglie –  Roberto ha precisato davanti agli investigatori ” che la discussione non aveva nessun collegamento con la relazione di Barbara, ma mi dava fastidio che si sapesse di questa storia dell’amante per i genitori”. Naturalmente la Procura della Repubblica di Terni non commenta nessuna notizia, sull’indagine c’è un silenzio totale con il Procuratore della Repubblica Alberto Liguori impegnato personalmente sulla ricostruzione dei fatti. I magistrati hanno la consapevolezza di essere di fronte ad un punto cruciale dell’indagine e intendono evitare ogni possibile fuga di notizie. Dopo oltre 10 anni ,  la drammatica storia di Barbara Corvi potrebbe essere giunta ad un punto di svolta.