L’ARTE E LA MUSICA CI SALVERANNO?

E’ singolare questo piccolo libro che Il Mulino pubblica e che raccoglie il dialogo tra Riccardo Muti e Massimo Cacciari sull’arte e la musica quali strumenti di interpretazione del rapporto dell’uomo con Dio. Il grande direttore d’orchestra e il più versatile filosofo italiano partono dall’intenso sguardo che rivolgono alla Crocifissione di Masaccio, custodita a Napoli nel Museo di Capodimonte, per giungere alla musica di Haydn ed in particolare alla partitura “Le ultime sette parole del nostro redentore in croce” del maestro austriaco. ” A noi è parso – dicono i due autori – che Masaccio e Haydn si ascoltino e si guardino in un drammatico incontro umano-divino e così diventino nella nostra conversazione un’unica immagine, dove la parola di Cristo si fa suono e senso universale che trascende l’immagine stessa, diventando pura astrazione: il suono vola oltre l’icona”. Questo perché le ” immagini producono pensieri, di fronte alle quali l’emozione sensibile si trasforma in immaginazione” ( Cacciari) e perché esiste un ” harmonia mundi” che è nell’universo e ” che si diffonde per onde e vibra ovunque, e che ci attraversa tutti” ( Muti). E’ così che pittura e musica dialogano tra di loro e che ” sul quadro di Masaccio si innesta la traduzione in suono e musica della crocifissione : le sette sonate di Haydn trasferiscono il dolore e l’amore in musica”. La conclusione del dialogo con Muti la traccia Cacciari  affermando ” la forma dell’icona tende al simbolo, il simbolo implica la com-presenza di elementi contrastanti: concordia oppositorum; la sintassi musicale consente per sua essenza il manifestarsi di una tale concordia”. Quale invito migliore a raccoglierci tutti in questo momento di paure e di tormentato disagio disponendoci con umiltà di fronte all’arte in tutte le sue espressioni ed abbandonandoci alla semplicità della bellezza.

Il libraio

Riccardo Muti, Le sette parole di Cristo. Dialogo con Massimo Cacciari, Il Mulino, Bologna, 2020   Euro 12,00