Allarme bomba nella Corte d’appello di Perugia, Cantone: “Un episodio che non sottovalutiamo”

Allarme bomba questa mattina nel palazzo di giustizia che a Perugia ospita la Corte d’Appello dopo che una telefonata anonima ha annunciato la presenza di un ordigno esplosivo per “vendicare i fratelli di Hamas”. L’edificio è stato evacuato e per tutta la mattinata sono state fatte le verifiche da parte di carabinieri e polizia.  Poco dopo le 8, una persona di sesso maschile, con accento straniero, ha effettuato due telefonate anonime, giunte rispettivamente al centralino della Corte d’Appello e alla sala operativa della polizia locale di Perugia. Nel corso della telefonata l’interlocutore, manifestando solidarietà alla causa dell’organizzazione terroristica Hamas, ha aggiunto di aver collocato un ordigno esplosivo all’interno della Corte d’Appello. Dal palazzo di giustizia, che ospita anche la Procura Generale e l’Ordine degli avvocati, sono stati allontanati tutti i presenti. Sul posto anche il Procuratore generale Sergio Sottani che ha disposto da inizio ottobre l’intensificazione dei controlli di sicurezza in tutti gli uffici giudiziari dell’Umbria. Le verifiche degli artificieri dei carabinieri sono poi terminate verso le 12 e non hanno portato a individuare alcun ordigno. “Si tratta di un episodio che non sottovalutiamo, a prescindere dalla circostanza che nessuna bomba c’era”, ha detto all’Ansa il Procuratore della Repubblica Raffaele Cantone. “E’ necessario comprendere se quella di oggi è una vicenda isolata o si inserisce in una strategia tesa a creare panico e preoccupazione”, ha aggiunto Cantone.