Cocaina sparita nel bosco, il nervosismo dei capi e le loro insinuazioni: la mossa vincente dei poliziotti

” Io non l’ho preso tu non l’hai preso, dove è andata ? Come è sparita fratello ?”. Il panetto di droga nascosto nei boschi tra Foligno e Spoleto dagli albanesi arrestati due giorni fa dalla Polizia non c’era più. Così il gruppo criminale (11 di loro sono stati arrestati)  entra in uno stato confusionale caratterizzato da sospetti e insinuazioni. Iniziano a fare illazioni, pensano ad un intervento della polizia oppure a qualcuno dell’organizzazione che è venuto meno agli impegni. Alla fine però escludono tutte le ipotesi peggiori e convergono sull’ipotesi di avere nascosto così bene la droga da non riuscire più a trovarla. Il panetto, invece, era stato portato via proprio dalla polizia che da tempo pedinava il gruppo.  “O non ti ricordi dove l’hai messo oppure so i sbirri, chi c’è andato a piglialla, come fa uno a meno che qualcuno che fa sto lavoro ha visto la macchina e ha capito, se no non si spiega”. Dice uno dei capi dell’associazione ad un pusher. ” Non sono sbirri se sono loro ti prendono”, risponde l’altro.  Stesso copione quando non trovano le armi che precedentemente avevano rubato in un’abitazione di Spello. “Andiamo a vedere i ferri, li dobbiamo coprire perché sarà entrata l’acqua”. Anche questa volta non le trovano e uno di loro dice: ” Il caricatore sta qui ma i ferri no, dove stanno ? E’ impossibile che non le troviamo, il tubo era vuoto stavano li dentro, non c’era la terra oppure le lumache hanno scavato”. Anche in questo caso le armi nascoste le avevano portate via i poliziotti. Proprio dalle intercettazioni sono emersi i punti dove via via veniva nascosta la droga e le armi. Ciò ha consentito agli investigatori di sequestrare la droga e chiudere il cerchio.  La conferma arriva dall’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip che spiega come il coinvolgimento degli indagati “molto spesso è emerso dalla viva voce dei coinvolti che, scoperto l’ammanco di droga si sono lasciati andare a commenti facendo sovente anche i nomi dei correi”.