Convenzione Regione-Università, per la Tesei “c’è l’accordo” con Oliviero. I protocolli attuativi più avanti

” Ieri ho incontrato il Rettore sul testo della convenzione da cui è emerso un accordo definitivo su contenuti e modello con un mandato ai rispettivi tecnici per definire, in tempi brevi, alcuni aspetti di carattere tecnico- giuridico”. Così questa mattina la governatrice dell’Umbria Donatella Tesei sulla convenzione sanità con l’Università degli Studi di Perugia. Una convenzione che, dopo annunci e conferenze stampa, aspetta da due anni di essere sottoscritta.  ” Non possiamo permetterci di perdere tempo”, disse il 22 gennaio del 2020 la Tesei . Una convenzione che secondo la governatrice e il rettore Maurizio Oliviero avrebbe dovuto avviare “un percorso virtuoso per la sanità dell’Umbria per i prossimi 50 anni”. Al momento però di anni ne sono passati due e la convenzione aspetta ancora di essere firmata. Le ragioni di tanto ritardo ? ” L’emergenza Covid e la sfida del Pnrr”, ha risposto la Tesei ai consiglieri regionali di Palazzo Cesaroni. “Abbiamo comunque continuato a lavorare – ha precisato la governatrice – insieme alla Università anche sulla convenzione. A primavera del 2021 eravamo vicini alla definizione ultima del testo, ma non solo la pandemia, anche l’immensa sfida del Pnrr ha visto il procrastinarsi del traguardo che però, oggi, possiamo considerare pressoché imminente”. La presidente assicura che la convenzione ” è quasi completamente redatta e riguarda indirizzi, organizzazione generale, modalità e tempi di realizzazione dell’azienda ospedaliera universitaria che diventano integrate, nonché della rete formativa e di ricerca”. Insomma, ci siamo quasi. Almeno così garantisce – dopo due anni di attesa – la Tesei. In realtà il tragitto è ancora lungo, ammesso che la convenzione venga sottoscritta nei prossimi giorni. Infatti, le scelte operative – quelle che contano –  e i protocolli attuativi saranno trattati più avanti. Ci sarà bisogno di una successiva intesa. ” La convenzione sarà un documento agile”, ha precisato la Tesei, rimandando il resto a dopo. Un modo per rinviare le scelte operative e uscire dall’impasse ? ” Voglio sottolineare – ha assicurato la governatrice – che i rapporti tra Regione e Università sono molto proficui in tutti i settori. Anche sul nuovo piano sanitario sono in atto interlocuzioni e condivisioni del percorso. La concertazione va avanti in modo proficuo”.  Quindi, con l’Università c’è stata solo una incomprensione e “tutto va bene, madama la marchesa”. Bisognerebbe però sentire cosa ne pensano i medici dell’Azienda Ospedaliera.