Coronavirus, seconda ondata: stretta movida e mascherine all’aperto. Bar e ristoranti restano aperti.

Sicuramente non è un ritorno al passato ma un cambio di passo si. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sta per firmare – entro domani – il nuovo Dpcm che renderà più stringenti i divieti. Fino al 7 novembre stop al ballo anche ” nei luoghi privati aperti al pubblico, distanziamento da rispettare rigorosamente ovunque, mascherine obbligatorie all’aperto su tutto il territorio nazionale. Multe ancora più pesanti e militari delle operazioni “Strade sicure” impegnati nella lotta al Covid. Le uniche eccezioni riguardano i viaggi in macchina da soli, gli spostamenti in moto o in bici, le passeggiate in luoghi isolati. Nel resto dei casi sarà sempre obbligatorio indossare la mascherina. Sono queste le misure che il Governo adotterà per provare ad arrestare l’impennata dei contagi che anche ieri in Umbria ha visto toccare quota 72 , per un totale degli attualmente positivi  di ben 711 casi. Un provvedimento che sarà rivisto se la curva epidemica dovesse crescere, soprattutto per non mandare in affanno le strutture sanitarie.Per adesso in Umbria ci sono 47 pazienti curati negli Ospedali di Perugia, Terni e Città di Castello, di cui cinque in terapia intensiva. Il divieto di assembramento sarà ancora più stringente, nel Dpcm sarà prevista una stretta sulle aggregazioni anche occasionali nelle ore serali e nei fine settimana. Una previsione che mira ad evitare affollamenti durante la movida. Per rendere efficace la misura saranno potenziati i controlli e previste multe molto consistenti con l’impiego anche dei soldati schierati nell’operazione “Strade sicure”. Multe che andranno da un minimo di 550 euro a un massimo di 3.000 euro per chi non indosserà la mascherina o la porta sotto il mento, possibilità di chiusura per i locali che non faranno rispettare i divieti. Almeno per ora il governo non fisserà gli orari di chiusura anticipati per bar e ristoranti. Il Presidente del Consiglio Conte non vuole drammatizzare e intende restare coerente con i principi ” di proporzionalità e adeguatezza ” delle misure. Tanto da dire su Rai 1 che non ci sono ” all’orizzonte motivi per un nuovo lockdown”.