Fdi chiede alla Regione Umbria di acquistare il vaccino, l’Europa frena su “Sputnik”

Acquistare autonomamente dosi di vaccino contro il Covid per accelerare la campagna di vaccinazione in Umbria, è la questione che Fratelli d’Italia porrà domani in Consiglio regionale attraverso una risoluzione di maggioranza. ” Molte altre Regioni – affermano Franco Zaffini, Emanuele Prisco, Marco Squarta ed Eleonora Pace – hanno espresso la propria intenzione di comprare dosi aggiuntive di vaccino reperite sul libero mercato. Nel rispetto delle procedure e delle regole internazionali anche l’Umbria, che si trova in una situazione drammatica, segnata anche dalla carenza del personale sanitario, deve attivarsi per poter acquistare vaccini in autonomia, in aggiunta e in parallelo alle forniture nazionali. Con i vaccini la popolazione sarebbe meno vulnerabile e ciò consentirebbe di alleggerire il carico degli ospedali in questo momento allo stremo”. Sullo stesso tema dei vaccini interviene anche il capogruppo del Pd in Consiglio Regionale, Tommaso Bori, che chiede di inserire ” gli studenti tirocinanti di area medico-sanitaria nella fascia prioritaria del piano vaccinale in quanto parliamo di ragazzi e ragazze  che frequentano quotidianamente gli spazi ospedalieri, al fianco degli operatori sanitari esponendo se stessi e i pazienti a un costante rischio di contagio”. Nel frattempo la presidente della commissione europea Von der Leyen frena sull’utilizzo del vaccino russo “Sputnik” : ” Perché la Russia offre milioni di dosi di Sputnik quando ancora non vaccina tutta la popolazione ? Se chiedono autorizzazione faremo ispezioni”. Poi aggiunge che ” Sputnik non ha chiesto l’autorizzazione a Ema finora. Se lo faranno, devono presentare tutti i dati e sottoporsi allo scrutinio come gli altri: Inoltre, non producono in Ue, quindi certamente ci deve essere un’ispezione ai siti di produzione. Ma ancora ci chiediamo come mai la Russia offra milioni di dosi quando ancora non vaccina tutta la sua popolazione, questo dovrà trovare risposta”.