Mortalità Covid in Umbria: 487 vittime nella seconda ondata. Anziani fragili e almeno una patologia cronica

Perché così tanti morti di Covid in Italia e in Umbria ? Non è facile trovare una risposta molto probabilmente è frutto di più elementi comprese le nostre abitudini sociali. I contatti famigliari  e intergenerazionali sono stretti e frequenti, cosa che non avviene in altri Paesi. Fatto sta che fino a ieri i morti Covid in Umbria sono stati 559, in proporzione al numero di abitanti siamo tra le regioni con più decessi. Certo in Umbria la speranza di vita è tra le più alte in Italia e di conseguenza abbiamo tanti anziani, in buona parte fragili. I deceduti per Covid in Umbria hanno un’età media di 80 anni e almeno una patologia cronica, come diabete, ipertensione, tumori.  Ma ci sono anche pazienti con due o tre comorbilità. Nella fascia di età da 65 a 74 anni il tasso di mortalità si aggira intorno al 3,3% su quasi 1500 positivi. In quella da 75 a 84 anni il tasso di mortalità sale all’ 11,5%. Sopra gli 85 anni arriva quasi al 20%. Nella fascia che, invece, va da zero a 64 anni le vittime non arrivano a 20 a fronte di oltre 14.000 malati Covid che sono tornati poi negativi al virus. Nella prima fase della pandemia i decessi in Umbria sono stati 80 mentre da agosto ad oggi sono stati 487. C’è però da dire che nella seconda ondata i positivi sono stati 10 volte in più di quelli della prima ondata. Sul versante ,invece, dei positivi c’è da dire che negli ultimi giorni sono arrivate due buone conferme: il tasso di positività è intorno al 5% e l’indice Rt a 0,75. C’è inoltre da registrare il calo dei ricoveri e l’occupazione dei posti letto nelle terapie intensive. A pochi giorni dalla fine dell’anno si possono anche fare i primi bilanci: dall’inizio della pandemia ad oggi sono stati 27.127 i positivi in Umbria, ciò significa che più del 3% della popolazione ha contratto il coronavirus. Attualmente i positivi sono 3.883, i ricoverati 295 e i pazienti in terapia intensiva 44.