Morte di Alex Mazzoni, il giudice riapre l’inchiesta: i genitori chiedono giustizia

Si torna ad indagare sulla morte di Alex Mazzoni, il 17enne deceduto tre anni fa all’Ospedale di Perugia dopo una diagnosi di leucemia. La Procura della Repubblica del capoluogo umbro, dopo aver iscritto nel registro degli indagati otto medici dell’ospedale, aveva chiesto l’archiviazione. Per i magistrati di piazza Partigiani non erano emerse responsabilità sulle cure prestate al ragazzo. Ma, i genitori di Alex si sono opposti anche grazie ad una perizia medico legale che arrivava a conclusioni diverse da quelle della Procura. Proprio in queste ore il giudice delle indagini preliminari, Angela Avila, ha deciso di riaprire le indagini. Ci sarà una nuova perizia medico-legale per stabilire se ci sono state responsabilità. Soddisfatti i genitori di Alex  che hanno lottato per la riapertura del caso. Alex venne ricoverato il 10 febbraio 2020 per una leucemia linfoblastica acuta a cellule b. Dopo le prime due chemio iniziò ad avere episodi di rettoragia . Le chemio vennero interrotte e poi riprese. Dopo qualche giorno Alex ebbe un’emorragia massiva intestinale che causò la morte. A parere dei medici legali della famiglia sarebbero emersi degli errori. Ora sarà di nuovo la Procura ad indagare anche sulla scorta degli elementi emersi dalla perizia di parte della famiglia di Alex.