‘Ndrangheta in Umbria, condanne pesanti per 9 perugini coinvolti: 60 anni di carcere

Aveva ragione il procuratore Nicola Gratteri: nel territorio di Perugia operava un’associazione criminale collegata alle cosche crotonesi della ‘ndrangheta. Il primo round dell’inchiesta della Direzione distrettuale  antimafia di Catanzaro sui perugini considerati la ramificazione nel capoluogo umbro delle cosche di San Leonardo di Cutro si conclude con poco meno di sessanta anni di carcere. La sentenza del Tribunale di Crotone conferma, quindi, che i tentacoli della ‘ndrangheta superano ormai i confini regionali. Un trend avviato ormai da anni, con i proventi degli enormi affari illeciti reinvestiti nel centro nord, il più delle volte con veri e propri prestanome.  Il Tribunale di Crotone sposa quindi le tesi dell’accusa anche se è stata esclusa l’aggravante del 416 bis. Nove umbri sono stati condannati, tre assolti, sessanta anni di carcere sono stati inflitti ai responsabili che si aggiungono agli altri comminati a chi aveva preferito il processo con il rito abbreviato. Naturalmente si tratta di una prima sentenza, nei confronti della quale i difensori degli imputati annunciano già ricorso in appello. Resta però il valore forte della sentenza che promuove l’attività investigativa dei magistrati di Catanzaro e della squadra mobile della Questura di Perugia. Come abbiamo detto, ieri, il Tribunale di Crotone ha condannato 12 perugini: Giuseppe Benincasa a 17 anni e due mesi di reclusione, Alberto Benincasa a 4 anni e mezzo,  Antonio De Franco a 13 anni,  Roberto Fusari a 3 anni e 9 mesi, Piero Giacchetta 3 anni, Luigi Giappichini a 5 anni,  Luca Mancuso Trabucco a 4 anni, Paolo Menicucci a 5 anni, Renzo Tiburzi a 3 anni. Tre degli imputati sono stati invece assolti: Jerzy Aleksander Sabieraj, Lamberto Lombardi e Salvatore Diano. Precedentemente, con rito abbreviato, erano stati condannati altri umbri: Francesco Valentini a 7 anni e 4 mesi di reclusione, Francesco Ribecco a 9 anni e 4 mesi di reclusione, Natale Ribecco a 15 anni e 4 mesi di reclusione, Emiliano Regni a 5 anni e 8 mesi, Fabrizio Conti a 7 anni 3 8 mesi, Arapi Sherif a 8 anni, Cali Ilirjan a 1 anno. L’operazione in Umbria fu portata a termine a dicembre del 2019 con 27 arresti e il sequestro di circa 10 milioni di euro.