Nuova legge sui disturbi dell’alimentazione: approvata oggi a Palazzo Cesaroni
Il Consiglio regionale dell’Umbria ha approvato la proposta di legge sulla ” presa in carico delle persone con disturbi della nutrizione e dell’alimentazione o del comportamento alimentare”, che integra e modifica il testo unico regionale sulla sanità. La legge mira a disciplinare la presa in carico dei soggetti e a garantire la precocità di diagnosi, prevenzione dei comportamenti a rischio, omogeneità di trattamento, continuità assistenziale, anche post acuzie, equità di accesso, appropriatezza e qualità della cura. Il tutto attraverso una rete integrata , che opera secondo un modello multidisciplinare, prevedendo l’associazione del trattamento psichiatrico/psicoterapeutico con quello nutrizionale. L’obiettivo è quello di migliorare l’integrazione dei servizi della rete, per dare risposte alle persone con Dna e alle loro famiglie, nel rispetto dei corretti tempi di cura, nonché la continuità del trattamento ritenuto necessario all’equipe multidisciplinare. Inoltre, vuole favorire la divulgazione tra gli operatori sanitari, la popolazione, in particolar modo giovanile, le famiglie, le società sportive e le scuole, di informazioni in merito ai corretti stili di vita e ai servizi offerti dalla rete ed ai percorsi per accedervi. Viene creata la “Rete integrata regionale per la presa in carico delle persone con Dna”, di cui fanno parte medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, servizi ambulatoriali specialistici, servizi ospedalieri e servizi di riabilitazione pubblici e privati convenzionati, strutture residenziali, semiresidenziali e centri di salute mentale. Presso la direzione regionale “Salute e Welfare” viene istituito un gruppo di lavoro tecnico, denominato “Centro di coordinamento regionale”, con compiti consultivi e propositivi nei confronti della Giunta regionale in materia di Dna. Esso predispone e propone le linee di indirizzo, collabora con le associazioni attive nell’ambito del supporto e sostegno alle persone con Dna e ai loro familiari, anche allo scopo di fornire informazioni sugli interventi adottati.