Ortopedici e fisioterapisti a convegno su “spalla rigida”

PERUGIA – Duecentocinquanta tra medici in formazione, fisioterapisti e fisiatri,  provenienti da tutte le regioni italiane, parteciperanno  sabato 5 ottobre( inizio  8.30) ad un convegno dal titolo : “ La spalla rigida, dalla fisioterapia alla chirurgia”  che si svolgerà presso il centro congressi dell’hotel Giò Jazz.   

“ La spalla  rigida” è una condizione molto frequente e che interessa tutte le fasce di età- sottolinea il prof. Rinonapoli, specialista in ortopedia e traumatologia presso l’Azienda Ospedaliera di Perugia presidente del convegno insieme al dott. Sebastiani, ortopedico di Foligno, e al dott. Biserni, direttore della s.c. di Ortopedia di Orvieto . Si tratta di uno stato fortemente invalidante, che limita, se non addirittura impedisce le attività di vita quotidiana, che provoca dolore. Tuttavia è sufficiente  una visita ortopedica per formulare la diagnosi e a  quel punto lo specialista è chiamato ad affrontare una problematica di non facile soluzione”. 

Gli esperti si confronteranno sulle  modalità di trattamento , anche alla luce di evidenze scientifiche recenti e sulla base della esperienza personale del professionista. L’elevato numero di partecipanti conferma  l’interesse della tematica. “ I fattori predisponenti per la spalla rigida – sottolinea il prof. Auro Caraffa, direttore della struttura complessa  di Ortopedia del S. Maria della Misericordia- sono alcune malattie come il diabete mellito e l’ipertiroidismo, anche se nell’attività quotidiana sono frequenti forme secondarie, come quelle legate a traumi o conseguenza di interventi chirurgici”. Le forme primitive, sottolinea una nota dell’ospedale,  si manifestano senza una apparente causa e possono colpire chiunque a prescindere da un’attività fisica o lavorativa. “La risoluzione della patologia-  dice il dottor Enrico Sebastiani, si ottiene con una stretta collaborazione tra ortopedico ed equipe riabilitativa. Il  paziente affetto da spalla rigida deve obbligatoriamente affrontare un percorso lungo e complesso per ottenere un risultato che non è sempre definitivo”.