Perugia, finisce in una buca con la bici e resta invalido: il giudice ordina nuove indagini

Stava percorrendo in mountain-bike la strada che da Ponte Pattoli porta a Pieve San Quirico quando è finito dentro una buca di larghe dimensioni e profonda circa un metro e mezzo piena di acqua, rimanendo tetraplegico a causa delle lesioni riportate. E’ la storia di un perugino di 57 anni che ora chiede giustizia per quell’incidente che lo ha reso invalido per sempre. Sul fatto erano state avviate le indagini che si sono concluse con la richiesta di archiviazione da parte della Procura della Repubblica di Perugia non ravvisando responsabilità di terzi. Il 57enne, attraverso il suo legale di fiducia Stefano Gallo, si è opposto alla richiesta dei magistrati di piazza Partigiani  ritenendo non accettabile l’idea che l’incidente fosse avvenuto semplicemente “per un caso fortuito”. Insomma, si sarebbe trattata di una fatalità. Il giudice delle indagini preliminari, Natalia Giubilei, ha accolto l’opposizione presentata e ha chiesto alla procura di svolgere nuove indagini. Nella decisione si ordina di sentire la persona offesa che non è stata sentita, alcuni residenti che avrebbero segnalato più volte la presenza della buca e verificare negli uffici del Comune di Perugia o Umbria Acque se ci sono state comunicazioni inerenti lo stato della strada. Anche perché ci sarebbe un testimone, sentito dalla difesa del ciclista rimasto vittima,  che avrebbe affermato di aver più volte sollecitato il comune ad intervenire su quella buca. Vicende e testimonianze che ora saranno ricostruite di nuovo dopo la decisione del Gip del Tribunale di Perugia.