Perugia, il centro fa paura: degrado e violenza nel cuore della citta’.

Non è più  un problema  di movida violenta ma di sicurezza vera e propria. Quanto sta avvenendo a Perugia – dopo il lockdown  – non è una sorpresa, segnali di degrado e violenza c’erano già stati. Ancora prima dell’ emergenza sanitaria. Dopo alcuni anni di ordine e sicurezza siamo tornati indietro nel tempo, spacciatori che vendono droga in ogni angolo della città e balordi che consumano scippi e rapine non solo a Fontivegge. Sembra di essere tornati al 2012-2013 quando i residenti furono costretti ad assistere a scene da Far West a Corso Vannucci , quando a Ramazzano Luca Rosi venne ucciso durante una rapina  davanti a madre, compagna e nipote di 8 anni e quando in piazza Danti  scoppiò il finimondo con il centro  devastato. Molto tempo è  passato da quelle vicende , molti forse nemmeno ricordano,  soprattutto i più giovani. Gli anni successivi sono stati diversi, lo Stato – grazie alle forze dell’ordine – si è ripreso la città,  centinaia di espulsioni furono fatte addirittura con aerei speciali dall’aeroporto San Francesco, numerosi spacciatori furono arrestati e tanti balordi furono cacciati. Il centro era tornato ad essere il salotto buono di Perugia, la gente avvertiva finalmente una sensazione di sicurezza maggiore.  Da un po’ di tempo però è tornata la paura. Le ultime tre settimane sono state caratterizzate da degrado e violenza, a Fontivegge come in centro , a Castel del Piano come sulle scalette del Duomo. Fino alla violenza dell’altra sera su una ragazzina di appena 15 anni nella parte nord dell’ acropoli. Non è più un problema di movida, o almeno non è questo il problema principale. Ormai a Perugia c’è un problema di sicurezza vera e propria,  va affrontato subito con determinazione prima che sia troppo tardi.