Perugia, la Procura indaga sulle lesioni cerebrali di un bambino di un mese.

Era lo scorso novembre quando un bambino di appena un mese e’ arrivato all’ospedale di Perugia accompagnato dai genitori.  I sanitari, dopo diversi esami diagnostici, diagnosticarono delle lesioni cerebrali. A quel punto, come da procedura, i medici del Silvestrini hanno informato l’autorita’ giudiziaria e la polizia per capire le ragioni di quelle lesioni. La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo ipotizzando la sindrome del “bambino scosso”.  Che cos’ e’ ? La sindrome del bambino scosso (SBS) indica una varieta’ di segni e di sintomi, in bambini sotto l’anno di eta’, secondari allo scuotimento violento o a traumi della testa. E’ , a volte, una delle forme piu’ gravi di maltrattamento fisico del neonato, con possibile trauma cerebrale e conseguenti complicazioni neurologiche. Gli esperti dicono che accade quando il bambino tenuto per il tronco viene vigorosamente scosso; in questo caso il capo subisce rapidi movimenti di rotazioni e, per le sue grandi dimensioni ed una muscolatura del collo ancora inadeguata, il contenuto della cavita’ del cranio o encefalo va incontro a rapida accelerazione e decelerazione con trauma contusivo contro la scatola cranica, lesioni dei nervi e rottura dei vasi sanguigni con emorragie. Questa forma di maltrattamento e’ spesso conseguenza a pianto inconsolabile, non tollerato da chi accudisce il bambino. Secondo alcune notizie, tutte da accertare, i genitori avrebbero notato dei problemi respiratori nel piccolo e il padre avrebbe cercato di rianimarlo, il tutto prima di portarlo in Ospedale. La Procura, ma anche questo e’ un atto dovuto, ha nominato la dottoressa Anna Aprile come perito, per verificare i fatti. Stessa cosa ha fatto il papa’ del neonato incaricando il dottor Sergio Scalise. Nel frattempo il Tribunale dei minori ha nominato un tutore. Si tratta di una situazione assai delicata, che obbliga tutti alla massima prudenza, anche perche’ gli stessi genitori stanno collaborando con l’autorita’ giudiziaria per comprendere quanto sia effettivamente accaduto.