Perugia, spese con la carta di credito dell’ente: prof dell’Università nei guai

In tutto sarebbero 5.600 euro gli acquisti fatti tra il 2014 e il 2016 che secondo la Guardia di Finanza di Perugia non rientravano nell’elenco di quelli consentiti. Per questo l’ex direttore del Consorzio interuniversitario macchine impianti e sistemi per l’energia, l’industria e l’ambiente (Cimis) rischia il processo insieme ad altri due. La Procura di Perugia, infatti, ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di tutti e tre gli indagati. Sono molte le singole spese che secondo il Procuratore aggiunto Giuseppe Petrazzini non erano autorizzate: i noleggi di due Audi Q5, Dvd di Euronics, tagliando di un’auto Fiat Ulisse, guide turistiche comprate in libreria, menù bimbi all’Old Wild West. I tre indagati sono: il professore 55enne già direttore del Consorzio, il suo predecessore 68enne e un 59enne considerato “beneficiario istigatore”. Il docente 55enne  viene accusato anche di essersi “appropriato di somme di denaro di proprietà del Consorzio delle quali aveva il possesso, mediante impiego della carta di credito a lui assegnata e direttamente utilizzabile”. A decidere se è giusto o no rinviare a giudizio i tre sarà il Giudice dell’udienza preliminare Natalia Giubilei.