Perugia, tanti giovani fanno il tampone . Il senso civico di un pezzo della movida.

Ieri è stato il primo giorno di controllo per molti giovani perugini  che venerdì scorso si sono ritrovati tra piazza Danti, piazza IV Novembre e piazza Morlacchi.  Hanno deciso spontaneamente  di sottoporsi al test molecolare per sapere se il virus li abbia contagiati. Un pezzo della movida perugina si è presentato alla sede della Protezione civile del Comune di Perugia a Pian di Massiano per scoprire o meno la eventuale positività.  Alcuni sono anche minorenni , accompagnati dai genitori. La maggior parte di questi ragazzi ha tra i 20 e 30 anni, ma anche qualche padre o madre che erano saliti in centro a riprendere i figli. Più di cento che ora vogliono dimostrare il loro senso civico e responsabilità.  Il tampone si fa in modalità pit-stop, si resta dentro il veicolo è l’ infermiere preleva succhi gastrici con un cotton fioc. Il loro commento è sempre lo stesso: non sono preoccupati di aver contratto il Covid, ma ritengono giusto fare il tampone come gesto di rispetto verso gli altri. Alcuni riflettono sul rifiuto di altri loro coetanei di sottoporsi allo screening, comportamento che viene considerato sciocco e superficiale. La sintesi di questa prima giornata è che i giovani si sono dimostrati responsabili, consapevoli e pronti a rispondere dei propri comportamenti. Nello stesso tempo sono animati da un forte senso civico, per questo hanno deciso di sottoporsi spontaneamente al tampone in segno di rispetto degli altri e delle regole di vita in una comunità.