Perugino condannato per usura: confiscata casa del valore di 350 mila euro

L’usura è un reato tra i più brutti tra quelli previsti dal codice penale , in quanto chi lo commette sfrutta il bisogno di denaro di un alto individuo. Alla base di un rapporto usurario c’è sempre , da una parte , una necessità stringente di denaro e, dall’altra, un’offerta che può apparire come una facile e rapida soluzione per chi si trova in difficoltà. L’usura condanna le persone bisognose a lunghe agonie, coinvolgendo sia la vittima sia i familiari. E’ assai diffusa ma la maggior parte dei casi continua a restare sommersa. Poche inchieste arrivano alla fine, poche condanne colpiscono gli usurai. Una notizia positiva arriva, invece, da Perugia dove proprio in queste ore la Guardia di Finanza del capoluogo umbro  ha dato esecuzione ad un provvedimento di confisca di una abitazione del valore di circa 350 mila euro nei confronti di un perugino , condannato per usura. La confisca è l’ultimo atto di un lungo procedimento, spesso non facile da mettere a segno.  Questa volta, dopo l’iniziale sequestro e la pronuncia della Cassazione che ha rigettato il ricorso dell’usuraio perugino,  la Procura Generale di Perugia ha dato mandato ai finanzieri del Gico di procedere alla confisca della bella e spaziosa abitazione.  Non è stato semplice nemmeno arrivare a questo ultimo atto in quanto il complesso immobiliare risultava intestato ad una società con sede in Florida, negli Stati Uniti d’America. Le fiamme gialle però non si sono arrese dimostrando che in realtà c’era una vera e propria sperequazione tra i beni entrati nella disponibilità dell’usuraio perugino e i redditi dichiarati, arrivando alla conclusione certa che quel complesso immobiliare apparteneva al condannato. Ora l’abitazione confiscata sarà trasferita all’Agenzia nazionale che gestisce tutti i beni portati via alla criminalità organizzata. Il più delle volte la stessa Agenzia destina questi beni ad attività che prevedono iniziative sociali e di interesse collettivo.