Una seconda ondata di Covid peggiore della prima: 451 morti in Umbria

Il tasso di positività in Umbria, ovvero il rapporto percentuale tra tamponi processati  e persone positive trovate , si sta stabilizzando fra il 5 % di venerdì e il 5,9% di ieri.  In Italia è sceso intorno al 10,7%. I guariti, invece, continuano a crescere, elemento questo che ha contribuito in maniera rilevante a far scendere di molto il numero degli attuali positivi: oggi in Umbria ci sono 6.149 pazienti Covid. Purtroppo i morti sono sempre tanti, ieri altri 7 decessi, per un totale che sale addirittura a 451. Il dramma di questa seconda ondata è proprio nel numero delle vittime: in poco più di due mesi hanno perso la vita più di 350 malati. La maggior parte delle vittime  rientrano nella fascia di età che va dai 65 anni in su e in molti casi avevano patologie pregresse. Il direttore regionale alla sanità Claudio Dario riconosce che ” i numeri di oggi sono purtroppo importanti e nettamente superiori alla prima fase”.  Il virus è altamente contagioso e la sua diffusione provoca inevitabilmente nuove impennate di morti. Secondo il fisico Giorgio Sestili, che dall’inizio della pandemia analizza i dati relativi alla diffusione del Coronavirus, ” non basta ripetere quello che spesso sentiamo dire, ovvero che i decessi sono l’ultimo parametro a rallentare dopo l’introduzione delle misure di contenimento. In questo caso non è una spiegazione valida, e non perché sia sbagliato il concetto in sé, ma perché tanti morti non possono derivare soltanto dai casi positivi individuati nelle settimane precedenti. Piuttosto è evidente che il tasso di letalità sta aumentando, e il motivo è che abbiamo contato meno casi di quelli reali”. Il fisico Sestili aggiunge, poi, un altro tassello importante: ” Quando un pò di tempo fa – spiega –  abbiamo visto rallentare la curva del contagio, non stava effettivamente rallentando la curva, ma la nostra capacità di fare tamponi a sufficienza. A un certo punto si è saturata la capacità di monitoraggio e ci siamo persi tantissimi casi per strada. Di fatto i contagi erano molti di più “. La buona notizia arriva proprio dal calo dei nuovi casi che si sono registrati in questa ultima settimana in Umbria: più si abbassa la curva più diminuiranno le vittime. Certo ieri sono tornati a crescere i ricoveri totali che dai 385 di venerdì sono saliti a 392, con 4 pazienti in più costretti al trasferimento in rianimazione dove oggi abbiamo 61 malati Covid.  C’è da dire però che sempre in questa ultima settimana la pressione sulle strutture sanitarie è stata in costante allentamento e questo aiuta a guardare con un pò di ottimismo alle prossime, ma fa anche dire ai tecnici che Natale deve passare nel rispetto rigoroso delle regole perché a gennaio non si ripresenti l’emergenza pronto soccorso. Se nelle prossime settimane si riuscissero a mantenere comportamenti responsabili potremmo cominciare a sperare di non dover più contare tanti morti.