A Colfiorito vertice Umbria-Marche guardando alle macroregioni

FOLIGNO – Sindaci e presidenti di provincia di Umbria e Marche si ritroveranno a Colfiorito per parlare integrazione fra enti e territori, alla luce della riforma degli assetti istituzionali del Paese, che ha ridisegnato ruolo e competenze delle Province, attribuendo nuove funzioni a Comuni e Regione.
Il 29 agosto – nell’ambito della tradizionale sagra della patata rossa, che quest’anno prevede anche la collaborazione con città e associazioni della costa adriatica si terrà, infatti, un dibattito intitolato “Umbria e Marche sono pronte a una integrazione istituzionale? Incontro con i Presidenti di Provincia e i Sindaci della fascia dell’Adriatico per un nuovo sviluppo economico e sociale dei nostri territori”.
L’obiettivo è quello di avviare un dibattito culturale sul futuro sviluppo di Umbria e Marche, alla luce delle riforme in corso ma anche dell’imminente apertura della nuova strada statale 77 “Val di Chienti” (nella foto un tratto della nuova arteria), che può promuovere nuove opportunità di collegamento e di crescita per i territori interessati. L’idea è quella di guardare a un possibile futuro accorpamento fra più realtà regionali, andando verso la costituzione di macroregioni. “L’appuntamento del 29 agosto – ha affermato il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, presentando l’iniziativa – va nel segno dell’intesa siglata tra Foligno e Civitanova Marche per valorizzare interscambi, sociali economici e culturali tra le due realtà, considerata la realizzazione della nuova 77. Va tenuto conto che è in atto il processo di definizione del ruolo delle Province, rispetto alle aree metropolitane, e c’è necessità di stabilire relazioni territoriali più ampie. Colfiorito è sempre stato un punto di riferimento tra Umbria e Marche e la nuova 77, che dovrebbe essere aperta ad ottobre, è un asse fondamentale”. “Nel quadro delle riforme istituzionali in atto – ha detto ancora Mismetti – per la nostra città si aprono nuove opportunità: Foligno, grazie alla sua centralità geografica, alla sua identità culturale e sociale e alla presenza di infrastrutture strategiche, può infatti candidarsi a ‘cabina di regia’ di una nuova area vasta, ponendosi come città delle relazioni, delle opportunità, dell’innovazione e dei servizi”.
Sulla questione delle riforme e delle macroregioni era intervenuto, tempo fa, il sottosegretario al ministero dell’Interno, Gianpiero Bocci affermando che“l’Umbria del futuro deve guardare verso le Marche, la bassa Toscana e l’alto Lazio e porsi come centro strategico di una macroregione con Perugia capoluogo”.
“Il progetto di accorpamento dell’Umbria con altre realtà regionali – aveva spiegato il sottosegretario, intervenendo a un dibattito organizzato a Foligno dall’associazione ‘Il Baiocco’ – è sempre più concreto. Ci sono diverse proposte in cantiere, sopra di noi c’è Firenze città metropolitana e sotto Roma: due aree limitrofe che guardano alla nostra regione. E poi c’è l’ipotesi di accorpare Umbria e Marche, che a me non piace affatto. La mia idea per il futuro è unire Umbria e Marche e città come o Siena, Grosseto, Viterbo e Rieti, definendo una nuova area interregionale tra le regioni dell’Italia mediana, che metta l’Umbria al centro di un percorso nuovo, assegnadole un ruolo importante. Nella vita e anche in politica è meglio guidare che subire i processi, per tentare di indirizzarli verso obiettivi auspicabili per la nostra comunità”.
All’incontro del 29 agosto a Colfiorito sono stati inviatati i presidenti delle province di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro-Urbino, oltre a quelli di Perugia e Terni per l’Umbria ma si guarda anche verso le province dell’alto Lazio. Numerosi in sindaci coinvolti, da Ancona a Civitanova Marche, passando per Numana, Fermo, Porto San Giorgio, Recanati e altri comuni della costa adriatica.

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