A Foligno presentato il progetto scientifico del “Vision”

 

FOLIGNO – Foligno come Singapore. Ad accomunare le due città, lontane migliaia di chilometri, potrebbe essere in un futuro, si spera non lontano, la realizzazione nella terza città dell’Umbria del Parco delle Scienze e delle Arti. Non esiste infatti – come sottolineato dal direttore del Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno, Pierluigi Mingarelli – in nessuna altra realtà al mondo, eccezion fatta per Singapore appunto, una struttura consacrata alla scienza come quella che potrebbe vedere la luce a Foligno, grazie all’innovativo progetto redatto da un team di 21 scienziati di fama nazionale ed internazionale e finanziato per 209mila euro, di cui 170mila stanziati dal Miur e i restanti 39mila euro dal Comune di Foligno. Un progetto che porta la data del 2014 e rimasto chiuso in un cassetto fino a quest’anno, fino a quando cioè non si è sbloccata la trattativa tra il Comune di Foligno e Coop Centro Italia, proprietaria dell’area dell’ex zuccherificio dove dovrebbe sorgere il “Vision. Lo sguardo dell’uomo sulla natura”.

Questo, infatti, il nome scelto per il Parco delle Scienze e delle Arti, che per vedere la luce necessiterà di un investimento di 24 milioni di euro per un’area di 5mila metri quadrati, all’interno del quale verrebbero impiegate 37 persone. Una realtà, dunque, con una prospettiva di crescita non solo culturale, ma anche e soprattutto economica, come sottolineato nel corso della presentazione del progetto scientifico e funzionale, che si è tenuto martedì 23 aprile nella sala riunioni del Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno alla presenza di una gremita platea, composta da tanti cittadini ma anche dei candidati alla carica di sindaco alle amministrative del prossimo mese di maggio. Lo ha dichiarato il direttore Mingarelli, lo ha confermato il fisico Roberto Battiston, membro del comitato scientifico che ha redatto il progetto. “La realizzazione di una struttura come il ‘Vision’ – ha commentato – può ripagare sia in termini scientifici e culturali che sul fronte economico. Questo perché si tratta di una struttura completa in termini di contenuti, innovativa ed avveniristica all’interno di una città facilmente raggiungibile dalle regioni limitrofe, servendo un bacino come quello del centro Italia dove non c’è un polo scientifico. È una scelta ambiziosa e coraggiosa, ma Foligno ha tutti i numeri per fare bene”.

Ma cosa prevede il progetto del “Vision”? Ideato per comunicare la scienza e in particolare i temi che questa pone quotidianamente, si compone di quattro spazi espositivi permanenti dedicati a microcosmo, macrocosmo, uomo e ambiente, ai quali si aggiunge una sala mostre temporanee. Otto, complessivamente, i laboratori tra microbiologia, chimica, matematica, fisica e meteorologia. Laboratori con pareti trasparenti e almeno parzialmente rimovibili per garantire più spazio per le mostre durante i periodi di chiusura delle scuole. Previsti poi spazi di creatività digitale e un kindergarten per bambini da 3 a 14. Ed ancora una serie di strutture speciali: dalla sala con tecnologia IMAX al planetario, dalla Sfera della scienza alla Fontana della fisica e fino ad arrivare al Genomarium proposto dal fisico e genetista Edoardo Boncinelli. Infine, aree verdi per circa 4 ettari che si svilupperebbero fino al quartiere di Prato Smeraldo, arrivando alla cosiddetta “buca”, articolati su percorsi con postazioni idonee a promuovere curiosità, interesse e capacità esplorative.

Ad intervenire alla presentazione del progetto anche il presidente del Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno, Maurizio Renzini, l’architetto Pietro Cleri di Araut Engineering di Foligno che ha curato la parte architettonica, Andrea Avanzi, responsabile del settore sviluppo immobiliare di Coop Centro Italia, ed infine il sindaco di Foligno, Nando Mismetti. “Questo Parco – ha detto il primo cittadino – non è un obiettivo, ma un sogno. Espressione del grande lavoro fatto a Foligno prima con la creazione del Laboratorio di Scienze Sperimentali e poi con festa di Scienza e Filosofia. La nostra città ha oggi a disposizione un patrimonio inestimabile di cultura scientifica e conoscenza che fa parte della nostra storia. Non è facile trovare 20 milioni, ma porsi questi traguardi significa far fare passi da gigante a Foligno. La crisi ha distrutto le fondamenta della società, per rialzarsi bisogna puntare su cultura e conoscenza”. “Il progetto scientifico c’è – gli ha fatto eco Pierluigi Mingarelli – ora affidiamo questa proposta a chi punta a guidare la città per i prossimi cinque anni”.