Elettrocarbonium di Narni, 8 licenziamenti ed ancora tre stipendi arretrati. Sciopero ad oltranza dei lavoratori

TERNI – Ok al progetto di bonifica in continuità produttiva da 7,2 milioni di euro per l’Elettrocarbonium, ma ok anche al licenziamento di ben 8 operai. Operai che proprio giovedì sera hanno ricevuto le lettere di licenziamento, dopo esser stati riassunti a fine 2015 e legati ancora ai tre mesi di prova.

Si spacca così in due la vicenda Sgl-Elettro: da una parte il nuovo progetto che è stato approvato durante la conferenza dei servizi, dall’altra, oltre ai licenziamenti, anche lo sciopero ad oltranza non più fino a martedì prossimo dei dipendenti del sito di Narni. Le braccia si scioglieranno solo quando nel calendario verrà fissata la data della convocazione al Ministero dello Sviluppo Economico.

Un altro tasto dolente riguarda invece la cassa integrazione, voluta a tutti i costi dall’amministratore delegato di Elettrocarbonium, Monachino. L’ad si sta attivando e da indiscrezioni sembra che sia pronto a mettere in campo dei legali per firmare l’ammortizzatore sociale.

La Cgil allora si schiera dalla parte dei lavoratori. “Come Cgil non firmeremo la cassa integrazione fino a quando non saranno saldate le tre mensilità di stipendio arretrato, la tredicesima e le posizioni contributive e previdenziali dei lavoratori che non vengono versate da novembre”.

Elettrocarbonium di Narni

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