Aeroporto, Fly Volare restituisce una prima tranche da 250mila euro entro il 30 novembre. Possibili nuovi accordi futuri. Ricci (Rp): “Serve l’intervento della Corte dei Conti”

PERUGIA – Sembra sbloccarsi l’empasse legata al caso FlyVolare. Il presidente di Sase, Ernesto Cesaretti, annuncia infatti che Blu Jet/Fly Volare provvederà alla restituzione di una prima tranche di 250mila euro entro il prossimo giovedì 30 novembre.  Resta nelle intenzioni di Fly Volare attivare nel prossimo futuro operazioni aeree anche sullo scalo umbro, per le quali verrebbe proposto a SASE un nuovo contratto.

La polemica politica intanto sull’argomento non accenna a diminuire. Ricci (Rp) ha annunciato di voler mobilitare la Corte dei Conti ma aggiunge anche altre contestazioni: “La Sase, società di gestione dell’aeroporto, ora si attiva in via giudiziaria contro Fly Volare per riavere i 500mila euro che la stessa Sase aveva anticipato senza verificare se Fly Volare avesse già ottenuto le due autorizzazioni necessarie per volare. Si è trattato di una leggerezza, molto grave e che necessità dell’intervento immediato degli organi di controllo, che ha riguardato anche Sviluppumbria, la partecipata dalla Regione”.

“L’accordo – spiega – è stato fatto con Blu Jet, Società con sede in Roma, ma dando la possibilità (articolo n.7 del contratto) di traferire a Fly Volare, con sede in Malta, anch’essa controllata da Blu Jet al 100 per cento, tutte le ‘posizioni attive/passive’. Quindi i 500mila euro dati a Blu Jet sono stati probabilmente trasferiti a Fly Volare. Praticamente volati via”.

Per Ricci “è sorprendente anche il fatto che Sase sapeva, al momento della firma, che Blu Jet/Fly Volare non avevano le autorizzazioni, ed infatti nel contratto (articolo n.9) gli vengono dati 90 giorni per ottenere le licenze. È incredibile: si danno 500mila euro sperando che i beneficiari abbiano le autorizzazioni per volare. Poi grazie ad Enac arrivarono le diffide. Ed ancora, la manifestazione di interesse, con cui si sceglie Blu Jet/Fly Volare, dura solo 14 giorni e Blu Jet/Fly Volare riceve i due bonifici, 200mila euro il primo e 300mila il secondo, cinque giorni dopo la firma del contratto garantito ‘soltanto’ da una dichiarazione di aver sottoscritto un atto di leasing con una primaria società americana”.

“Quanto il 16 ottobre scorso, Sase e Sviluppumbria si sono presentati in Seconda commissione consiliare per rassicuraci che tutto si sarebbe risolto, in realtà già avevano inviato a Blu Jet/Fly Volare una lettera (il 4 ottobre) dove chiedevano la restituzione dei 500mila euro. Addirittura nel corso della seduta dell’Assemblea legislativa del 14 novembre, in risposta ad
una mia interrogazione, anche in questo caso rassicurante sul recupero del mezzo milione di euro entro venerdì 17 novembre, in realtà già il 3 novembre era stata inviata una ‘lettera legale’ per avviare il recupero in via giudiziaria. Una vicenda – commenta Ricci – fatta di gravi errori, sottovalutazioni e tentativi di diluire una situazione ora molto grave trattandosi di risorse pubbliche”.

Per Claudio Ricci, dunque, “il tempo è scaduto. Ribadiamo la necessità di un intervento della Corte dei Conti e della Procura, al fine di cristallizzare la situazione a tutela dei soldi dei cittadini. Auspicabili le immediate dimissioni dei vertici di Sase, Sviluppumbria e dell’assessore regionale ai Trasporti. La presidente della Regione è chiamata a chiarire subito la situazione nella prossimo a seduta dell’Aula consiliare. Gli umbri – conclude Ricci – sappiano che tale situazione non può continuare e che noi stiamo facendo il nostro dovere di controllo per tutelare tutti, anche
quelli che non si possono mai difendere”.

L’annuncio di Sase dunque servirà a ristabilire tranquillità e sicurezza, ma di certo non spegnerà le polemiche.

 

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